
di Mauro Carosio
Se fossimo nel 1984 e Too True fosse il nuovo disco delle Bangles o delle Go Go’s non ci sarebbero dubbi. Pubblico e critica pronti ad accogliere il nuovo sound post punk di una girl band che si addomestica senza perdere smalto. Il problema è che il terzo album delle Dum Dum Girls esce con trent’anni di ritardo. Dilemma che comunque può essere attutito dal momento che le ragazze hanno imparato a incasellare una serie di brani azzeccati, dal sapore vintage, e probabilmente si accontentano di questo senza la pretesa di proporre qualcosa di nuovo. Dee Dee Penny e compagne sono alla ricerca della canzone pop perfetta a scapito di sonorità più tirate e aggressive che avevano contraddistinto il loro primo album: I Will Be nel 2010. La band di L.A. centra l’obbiettivo con brani ben strutturati che, pur nella loro semplicità, rimangono impressi fin dal primo ascolto. Tra le undici nuove tracce i momenti meglio riusciti sono senz’altro Rimbaud Eyes, Too True To Be Good e il primo singolo Lost Boys And Girls Club, un pezzo particolarmente ruffiano e contagioso. In ogni caso le Dum Dum Girls dal vivo danno il meglio e, animalesse da palcoscenico quali sono, riescono a rendere più consistente anche il pezzo meno interessante.
6,5/10
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Dum Dum Girls – Lost boys and girls club