Laura Gibson Empire Builder

Laura Gibson Empire Builder

Un trasloco coast to coast diventa rinnovamento creativo

di Fausto Meirana

Ultimamente il trasloco sembra essere indispensabile per rinfrescare l’ispirazione, almeno per le sempre numerose cantautrici: a Beth Orton (Kidsticks) e prima a Laura Marling (Short Movie) c’è voluto un trasferimento dall’Inghilterra agli Stati Uniti, mentre per Laura Gibson, è bastato un classico coast to coast in treno (l’Empire Builder, appunto) dal natio Oregon alll’East Village di New York, condito da qualche incidente di percorso, inclusi una caviglia rotta e un incendio nella nuova casa newyorkese. Da un viaggio simile nacque, per esempio, anche il maestoso Hejira di Joni Mitchell, ma le analogie si fermano qui. Empire Builder viene dopo un esordio chiaramente folk, Beasts of Seasons (2009), e il più complesso e crepuscolare La Grande (2012), e risulta la prova più matura, solida e articolata dell’artista grazie anche alla scelta dei musicisti, come il violinista Peter Broderick, il chitarrista Dave Depper (Death Cab For Cutie) e i cameo di Alela Diane, collega cantautrice, e Nat Query (The Decemberists, anche loro oregoniani).

7,5/10

httpv://www.youtube.com/watch?v=bUCc0AEkK8Y

Not Harmless

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