La buona vena di Josh Homme illumina i Queens Of The Stone Age e il nuovo Like Clockwork
Comincia in modo tipicamente Queens Of The Stone Age …Like Clockwork, il nuovo disco di Josh Homme & co.: il lento, ripetitivo riff con accelerazione centrale di Keep Your Eyes Peeled, è davvero niente male; ma è con il successivo I Sat By The Ocean che le cose prendono una piega differente: più pop del solito, veloce, focalizzata sulla melodia piuttosto che sui suoni granitici cui la band ci ha abituati. E che dire di ciò che segue? The Vampyre Of Time And Memory è una brano melodico costruito intorno a tastiere e basso, qualcosa che ti aspetteresti dagli ultimi Kasabian, ma con una progressione di accordi tipica di Homme. Il nuovo è decisamente il disco dei Queens Of The Stone Age maggiormente costruito intorno a delle canzoni, dove i riff sono importanti ma non essenziali, come si era forse già intuito dal neo-glam del singolo If I Had A Tail, peraltro notevole.
Molti ospiti di peso
Così come sono notevoli altri brani; in particolare la terna conclusiva: Smooth Sailing (di nuovo il glam e quelle chitarre così Scary Monsters…), I Appear Missing (forse il brano migliore della raccolta) e la title track. Diciamo en passant che il disco ha ospiti notevoli: Alex Turner, l’ex bassista Nick Oliveri e l’ex batterista Joey Castillo, Dave Grohl, Mark Lanegan, Trent Reznor, persino Elton John. Ma l’ispirazione principale e il parziale cambio di rotta ci sembrano farina del sacco di Homme, che dalla prolungata pausa e dalla vita extra QUOTSA (in particolare con gli ottimi Them Crooked Vultures) pare essere uscito carico e ispirato.
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