Angie McMahon - Light, Dark, Light Again

Light, Dark, Light Again: un titolo emblematico per il secondo album di Angie McMahon.

Anche se uscito nell’ottobre scorso, ci accorgiamo solo ora questo bel disco di una nuova protagonista del rock femminile. Com’è noto, c’è molto affollamento nel genere, ma di artiste come Angie McMahon c’è sempre bisogno. Intanto c’è un buon titolo, che, per una volta, corrisponde al contenuto. Luce, buio, di nuovo luce, ovvero la vita, l’amore, gli alti e bassi che ci plasmano. Proprio la luce che si rinnova è  evocata dalla bella copertina, dove il viso dell’artista è parzialmente illuminato dal sole in un affascinante scenario  blu notte.

La giovane cantautrice, che viene dall’Australia, ha esordito, (nel 2019) con il già convincente Salt, disco vincitore di alcuni importanti riconoscimenti in patria. La ragazza dimostra grinta, voce e lucidità,  candidandosi ad occupare il suo spazio con autorevolezza.  Prima della relativa notorietà cantava in un gruppo soul, e quell’esperienza sembra risuonare in alcuni brani, ma soprattutto in Standing Down Low.  In altri brani si possono riconoscere echi di un certo rock maturo degli anni ‘90, diciamo tra Springsteen e gli U2.

Suoni e referenti di Light, Dark, Light Again

Light, Dark, Light Again (Gracie Music/AWAL Recordings) parte con un certo debito verso colleghe ormai consolidate come Courtney Barnett o Sharon Van Etten, ma si smarca presto, grazie ad una voce molto personale, che indugia con efficacia sulla sensualità dei toni medio-bassi. Nella scaletta si susseguono ballate struggenti, rudi inni ecologisti, in una interessante varietà che testimonia i buoni ascolti della cantautrice.

Il disco è stato realizzato in gran parte negli Stati Uniti, nel North Carolina, con diversi contributi australiani realizzati a distanza.  Non manca la partecipazione di musicisti relativamente noti,  come la chitarrista Meg Duffy (The War On Drugs, Weyes Blood ecc.) e il canadese Leif Vollebekk, cantautore poco conosciuto ma assai valido di cui è consigliabile l’intenso Twin Solitude uscito nel 2017.

Recensione: Angie McMahon - Light, Dark, Light Again
7,5 Voto Redattore
10 Voto Utenti (1 voto)
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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