Four Tet, il padrone della scena elettronica.

Sono passati più di due anni dalla pubblicazione dell’ultimo lavoro di Four Tet, Morning/Evening. Kieran Hebden, aka Four Tet, musicista chiave della scena elettronica internazionale e produttore amato dai più importanti nomi della scena britannica – dal Radiohaed Thom Yorke, fino a Jamie degli xx -, pare instancabile nel suo percorso musicale e nella sua continua ricerca di nuove sonorità e di strade non ancora battute. Il nuovo lavoro, New Energy, ne è un ulteriore esempio: 15 tracce, 56 minuti di musica che suona, incredibilmente al giorno d’oggi, come qualcosa di mai ascoltato e bellissimo, anche laddove appaiano rimandi e rivisitazioni di quanto fatto in passato.
New Energy, album dalle continue elaborazioni e sperimentazioni
Kieran Hedben non ama essere incasellato in un genere e in uno stile. Sonorità jazzate, ambient music, disco, sonorità indiane: tutte convivono nell’universo musicale di Four Tet, in una continua rivisitazione ed elaborazione.
https://www.youtube.com/watch?v=Od4oBFwvlQo
Alap, in apertura, fa risuonare brevemente i suoi arpeggi ed appare la migliore introduzione per la successiva Two Thousand And Seventeen dalle nuances orientaleggianti attualizzate in un mixaggio modernissimo (come il titolo 2017 evoca con grande chiarezza).
https://www.youtube.com/watch?v=iDqWPhdqxJY
Lush e Scientists, tracce centrali dell’album sono anche fra le più interessanti, la prima a metà strada fra pista da discoteca e chilling music. Non è raro che delle voci femminili abitino le composizioni di Four Tet. Erano presenti nell’album del 2015 Morning/Evening e le ritroviamo in Scientists, dove alternate al suono del saxofono conferiscono un’atmosfera magica, un mix perfetto di oriente e occidente, di jazz e world music come spesso accade nella musica di questo straordinario compositore.
Variazioni di ritmo impreviste per le tracce in chiusura dell’album
Altra notevole sequenza quella composta da You Are Loved, SW9 9SL e 10 Midi. You Are Loved è una traccia dall’andamento imprevedibile e complesso: il ritmo varia continuamente, sequenze martellanti e ipnotiche si alternano a sequenze di grande respiro. E’ anche il preludio a SW9 9SL. Che pare fatta apposta per i club e per riempire le piste da ballo (come del resto già accade). Più traquilla 10 Midi che, nel suo minuto scarso, fra violoncello, piano e metallofono pare una composizione adatta alla musica classica e sarebbe bello vederne in futuro (perchè no ?) l’evoluzione su una durata più lunga . Daughter, scritta forse per la figlia, ha l’andamento di una filastrocca. E’ seguita da Gentle Soul, penultima traccia interlocutoria che prelude a Planet, potente e perfetta chiusura di uno dei migliori lavori del 2017.
Be the first to leave a review.