Glen Hansard: bel disco, bellissime motivazioni.
L’avvento ormai consolidato della musica “liquida” sta complicando lo sforzo di chi deve recensire un disco. Questo live di Glen Hansard, che esce nell’ambito di un’operazione di beneficenza, è in circolazione già da dicembre. Certo, in forma vagamente carbonara, visto che al momento l’acquisto risulta possibile solo sul sito del cantautore irlandese. Le vendite porteranno fondi preziosi per l’assistenza ai molti senzatetto dublinesi (scopo che Hansard persegue con esibizioni in veste di busker nel periodo natalizio). Presto sarà comunque disponibile nei canali più tradizionali, per questo lo segnaliamo su Tomtomrock solo adesso.
Glen Hansard dal vivo “down under”
Il disco, in altri tempi, sarebbe stato il classico “doppio dal vivo”, un must per fissare un percorso artistico, oppure per occupare il mercato nei momenti di riflessione. Il concerto risale all’ottobre del 2016 e si è tenuto nell’ imponente sala da concerto della Sydney Opera House, in Australia. Questo è tra l’altro il suo primo live da solista, per quanto esistano testimonianze precedenti con i Frames e The Swell Season.
Come si è visto anche nelle esibizioni italiane, ogni concerto del barbuto Glen è una vera festa, e il tour di Didn’t He Ramble è certamente rimasto nel cuore di chi vi ha partecipato. Una grande parte del merito va attribuito alla solida e affiatata band, praticamente il nucleo storico dei Frames (la band ‘classica’ di Hansard) con l’aggiunta di archi, fiati e coriste. Dall’affollato parterre emergono il trombonista Curtis Fowlkes e il pianista Peadar O’ Riada, ambedue a proprio agio anche in due cameo alla voce solista.
I pezzi di Live at Sydney Opera House
La scaletta del disco si concentra, ovviamente, sui brani di Didn’t He Ramble, peraltro il disco più riuscito del cantautore. Ma c’è posto anche per brani da Once, da Rhythm And Repose e da titoli minori della discografia. La misconosciuta Renata, per esempio viene dall’EP Drive All Night, mentre Astral Weeks, del conterraneo Van Morrison, è sovente presente nei concerti (come Into The Mystic) ed è un sentito omaggio a una delle fonti ispiratrici di Hansard.
Una curiosità: durante un intermezzo tra Hansard e uno dei musicisti viene citata anche l’immortale Mah-Nà, Mah-Nà di Piero Umiliani.
Be the first to leave a review.