Madlib, schivo re delle collaborazioni, si affianca a Four Tet per Sound Ancestors.

Madlib è uno dei produttori hip-hop più prolifici e acclamati degli anni 00, legato alle imprese con il compianto MF DOOM e più di recente con Freddie Gibbs. Allo stesso tempo Madlib è legato alla nuova scena jazz grazie alla sua Blue Note, mentre nell’ambito della produzione lo ricordiamo a fianco di un altro talento dell’hip-hop scomparso precocemente, J-Dilla. Come per tutti i produttori, le collaborazioni sono fondamentali, ma Madlib non rifugge dinanzi alle imprese soliste: Sound Ancestors è una via di mezzo, perché esce a suo nome ma saluta la cooperazione con l’altro genietto dell’elettronica Four Tet, ben più di un semplice featuring.
Un caleidoscopio di beats e samples
Sound Ancestors rispecchia i molti interessi del nostro. Ci sono i beats e gli arrangiamenti più marcatamente hip-hop della prima parte, il jazz-fusion con l’afrobeat che informa maggiormente la seconda. I samples non cercano l’effetto cumulativo degli Avalanches, per esempio, ma sono allineati in modo più sottile, spesso con un effetto volutamente vintage. Come resistere alla melodia e alla voce di Searching for Mr. Right? indimenticabile “successo” degli Young Marble Giant, che appare improvvisamente su Dirtknock, tra i pezzi forti del disco.
Il disco funziona bene anche senza l’effetto nostalgia di alcuni samples vocali, quando a pressare sono solo riff e ritmica come in Hopprock, il momento centrale di Sound Ancestors, veramente incalzante come pochi pezzi rock oggi riescono a essere.
Il suono postmoderno di Madlib e Sound Ancestors
Madlib – Sound Ancestors è a suo modo un disco sperimentale. Di uno sperimentalismo contemporaneo, nel quale non prevale la ricerca del nuovo a tutti i costi, ma dove il futuribile è dato dal contino rimaneggiamento del passato. Un mercato vintage fuori di testa eppure perfettamente controllato nella creazione dei suoni, opera di un artigiano d’eccellenza con un’enorme padronanza dei mezzi e con una bagaglio di conoscenze musicali abbastanza ampio da farlo spaziare fra epoche e generi. Non moderno, insomma, ma post.
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