Mavis Staples - If All I Was Was Black recensioneANTI- 2017

Terzo disco di Mavis Staples con Jeff Tweedy.

Mavis Staples - If All I Was Was Black recensione
ANTI- 2017

Mi costituisco subito: ammiro Jeff Tweedy e i Wilco, ma non ho mai comprato un loro disco; mi piace ascoltarli, ma non sono mai riusciti a far vibrare le sinapsi che guidano l’acquisto.

Strano prologo per una recensione di Mavis Staples e allora proviamo a ricominciare da capo. Classe 1939, fin da bambina nel gruppo gospel di famiglia, The Staple Singers, primo disco solista nel 1969 (quando aveva già rifiutato una proposta di matrimonio da parte di Bob Dylan, con cui peraltro ha girato in tour quest’estate). L’approdo alla ANTI- è datato 2007 con un disco prodotto da Ry Cooder, uno da M. Ward e una collaborazione con Jeff Tweedy  che arriva oggi al terzo album. Ed eccoci tornati all’inizio: If All I Was Was Black è a tutti gli effetti un disco di Mavis e Jeff, con i pregi e i limiti del caso.

I contenuti politici di If All I Was Was Black

Trattasi di progetto dichiaratamente politico come hanno spiegato in un’intervista a Rolling Stone (americano). I riferimenti di Little Bit ad un ragazzo ucciso dalla polizia (“Got a little bit out of line/My baby won’t make it home”), quelli alla questione dell’uguaglianza in Build A Bridge o We Go High, che prende il titolo da un discorso di Michelle Obama, sono lì a dimostrarlo. A mettere in musica tante buone intenzioni un gruppo senza strumenti a fiato (per tenere lontana la tentazione del ‘retro-soul‘?), con un suono fortemente caratterizzato da energici e ossessivi riff di chitarra che spingono verso un funky anni ‘80, a tratti ripetitivo e senza guizzi.

 

La voce di Mavis Staples è sempre splendida, ma il disco…

La voce della Staples è ancora sensuale, ma senza scadere nella volgarità, come spiega Bonnie Raitt nel documentario del 2015 Mavis! E in un paio di brani – Ain’t No Doubt About It o nel simil blues delle origini Peaceful Dream – ci si ritrova anche a battere il piedino con trasporto. Poi tutto torna nell’alveo di una produzione perfetta, impeccabile, ma a cui manca forse proprio un po’ d’anima. Che per un disco soul non è cosa da poco.

Mavis Staples - If All I Was Was Black
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Da ragazzo ho passato buona parte del mio tempo leggendo libri e ascoltando dischi. Da grande sono quasi riuscito a farne un mestiere, scrivendo in giro, raccontando a Radio3 e scegliendo musica a Radio2. Il mio podcast jazz è qui: www.spreaker.com/show/jazz-tracks

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