Noel Gallagher torna con gli High Flying Birds.
Con Who Built the Moon?, Noel Gallagher e i suoi High Flying Birds si trovano ad un confronto/scontro diretto con Liam Gallagher, che in questo 2017 ha pubblicato un disco discreto e di enorme successo. Visto l’odio che li separa, difficile che i due fratelli Gallagher si siano confrontati. Ma Who Built the Moon? e As You Were hanno diversi punti in comune: non per niente i Gallaghers hanno avuto successo insieme. Ma ci sono anche non poche differenze.
Who Built the Moon? vs As You Were
Le somiglianze sono quello che di Who Built the Moon? mi piace meno. Si vedono bene nei brani in apertura: Fort Knox, Holy Mountain (uscita pure come singolo!) e Keep on Reaching fanno venir voglia di cambiare subito disco. Non perché siano impresentabili, ma in quanto epitome di tutto ciò che di fastidioso il rock ha da offrire: chitarroni, ritmica pompata, superproduzione. E anche in As You Were questi momenti non mancano. Però in Who Built the Moon? il canto di Noel Gallagher è peggiore: non per niente negli Oasis cantava soprattutto suo fratello.
La psichedelia salva Noel Gallagher e Who Built the Moon?
Poi dalla canzone successiva, It’s A Beautiful World, le cose cambiano. Noel Gallagher’s High Flying Birds variano quanto a ispirazione e risultati. Emerge cioè una certa vena psichedelica, declinata in più modi. Ci sono quelli tradizionali, fra ‘60s e paisley underground. E ci sono persino ammiccamenti agli Happy Mondays nella quasi-dance She Taught Me How To Fly. Quanto a ispirazione per le composizioni, invece, non c’è dubbio che Noel sia sempre stato meglio di Liam, che d’altra parte non firma tutti i suoi pezzi.
Nel complesso, anche questo è un disco non brutto, solo superfluo. Ormai i Gallagher sono degli has beens della scena musicale e da loro ci si può aspettare giusto la sopravvivenza con dei prodotti decorosi. Per non farli litigare ulteriormente, e per quello che importa, diamo a Noel lo stesso voto di Liam.
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