Paul McCarney & Wings - One Hand Clapping

Dopo 50 anni arriva il disco dimenticato di Paul McCartney: One Hand Clapping.

Il 1974 di Macca

In tempi di decadenza, diventa prezioso ciò che fu riposto in anni d’abbondanza. È il caso di One Hand Clapping, album dal vivo (ma registrato in studio) di Paul McCartney & Wings pubblicato mezzo secolo dopo. Oggi pare una chicca. Allora Macca fu accusato d’essere troppo frivolo rispetto a una cultura rock che esprimeva dischi stratosferici come Red dei King Crimson, Rock Bottom di Robert Wyatt, il primo omonimo degli Hatfield & The North, Anima Latina di Lucio Battisti, The Lamb Lies Down on Broadway dei Genesis, Rock’n’roll Animal di Lou Reed, Winter in America di Gil Scott-Heron, On the Beach di Neil Young, Pretzel Logic degli Steely Dan, Lotus dei Santana … 

McCartney era primo in classifica in terra d’Albione con Band on the Run, pubblicato alla fine del 1973 e album più venduto del ’74. Fu quasi un disco solista. Quei Wings, infatti, erano lui, la moglie Linda (1941-1998) e il chitarrista Denny Laine (1944-2023). Per andare in tour serviva un gruppo vero. Furono arruolati il chitarrista Jimmy McCulloch (1953-1979) e il batterista Geoff Britton, poi sostituito da Joe English durante le session di Venus and Mars, 1975. One Hand Clapping, registrato dal 26 al 30 agosto negli studi di Abbey Road a Londra in cui erano stati fatti tutti i dischi dei Beatles tranne Let it Be, doveva verificare l’adattamento di McCulloch e di Britton. Il progetto comprendeva anche un documentario con lo stesso nome. C’era Geoff Emerick (1945-2018), il tecnico del suono dei Fab Four indispensabile in studio da Revolver in poi. «One Hand Clapping è il suono della nascita di una band» ha commentato Rolling Stone.

L’anno fu caratterizzato da un altro avvenimento: l’unica volta (ufficialmente) in cui Paul suonò con John Lennon dal 20 agosto 1969, l’ultima dei Beatles insieme. Avvenne il 24 marzo a Los Angeles. I coniugi McCartney andarono nei Burbank Studios dove John stava producendo Pussy Cats, decimo album di Harry Nilsson (1941-1994). Un bootleg, con una registrazione sciatta di meno di mezz’ora, documentò l’incontro: A Toot and a Snore in ’74. Il titolo bizzarro allude all’invito udibile di Lennon a Stevie Wonder, anch’egli in comitiva, a farsi … un tiro di cocaina. Sembra che Paul e John abbiano suonato anche nel ’79 al Dakota House, l’abitazione dei Lennon a New York. Un indizio è il demo di Now and Then in cui John aveva scritto: «For Paul». 

    

Il senso, oggi

Perché One Hand Clapping non fu pubblicato nel ‘74? Forse perché Band on the Run stava avendo successo e un nuovo disco così a breve, sia pure dal vivo con materiale edito compresa qualche canzone del glorioso passato, avrebbe intralciato le vendite (Macca è sempre stato bravo negli affari). Venus and Mars e Wings at the Speed of Sound, 1976, avrebbero rinnovato i primati in classifica relegando One Hand Clapping in archivio. La mancanza d’un disco dal vivo sarebbe stata poi colmata, alla fine del ’76, dal triplo Wings Over America, testimonianza d’una colossale tournée mondiale durata oltre un anno con versioni entusiasmanti dal repertorio dei Wings e, per la prima volta, dei Beatles. Di fronte a quella manifestazione di potenza sonora, il concerto alla buona ad Abbey Road perdeva appeal.

Il McCartney ottantaduenne può permettersi di rievocare quella performance perché, ora come allora, ne vale la pena. L’esibizione ha il pregio non soltanto della genuinità, ma anche di farci capire come le Silly Love Songs dei Wings («Pensi che la gente ne abbia abbastanza di sciocche canzoni d’amore /ma mi guardo intorno e vedo che non è così. /Alcune persone vogliono riempire il mondo con sciocche canzoni d’amore /e cosa c’è di sbagliato in questo?») non rappresentassero tanto il disimpegno, quanto la ricerca della semplicità e del divertimento. E poi, quale migliore occasione per tornare ad avere un disco sul mercato in previsione delle nuove date in Europa del Got Back Tour, iniziato ufficialmente due anni fa con concerti in Australia e negli Stati Uniti e con date annunciate a ottobre in Uruguay, Argentina, Cile e Perù?

Dal 4 al 19 dicembre McCartney sarà a Parigi (il 4 e il 5 all’Arena La Defense), Madrid (il 9 e 10 al Centro Wizink), a Manchester (il 14 e il 15 a Co-op Live) e a Londra (il 18 e il 19 all’Arena 02). Non sono previste date in Italia (si era parlato di Brescia e di Ferrara), dalla quale Macca manca dal 2013 (concerto a Verona) dopo che nel ’20 erano state annullati, causa pandemia, i previsti concerti a Lucca e a Napoli. Vedremo se si raggiungerà un accordo per il 2025.

Le particolarità di One Hand Clapping

In scaletta sono previsti i grandi successi dei Beatles, dei Wings e di Paul McCartney in persona: compresa la commovente canzone Here Today, dal quinto album solista Tug of War del 1982, in memoria di John Lennon («E se dicessi che davvero ti ho voluto bene / e che sono stato contento che tu sia venuto /allora eri qui, oggi /perché eri nella mia canzone /qui, oggi»). Intanto, ad agosto, è stato annunciato che il filmato di One Hand Clapping, cinquantacinque minuti girati con tecnica amatoriale dal giornalista David Litchfield («Paul disse che il documentario non era destinato al pubblico, ma a lui, a Linda e alla band», ha spiegato a Rolling Stone), era stato rimasterizzato in risoluzione 4K e sarebbe stato immesso nel circuito cinematografico il 26 settembre.

Per anni sono finiti su YouTube immagini e video ricavati da vecchie videocassette. Poi, il 2 novembre 2010, il filmato fu inserito, ma non in versione integrale, nel box set della ristampa di Band on the Run, la prima pubblicazione della Paul McCartney Archive Collection. Singole canzoni erano invece state collocate, come bonus track, nei dischi di Macca tra il ’03 e il ’14. In precedenza erano circolati dei bootleg più o meno incompleti dei cinque giorni dei Wings, a cui si erano aggiunti il sassofonista Howie Casey e l’arrangiatore Del Newman, negli studi di Abbey Road nell’agosto 1974, all’epoca ancora di proprietà della EMI. Per avere una prospettiva abbastanza completa, sebbene non definitiva, è stato però necessario aspettare la pubblicazione di One Hand Clapping nonché il mix di Giles Martin, figlio del mitico George, già artefice di vari restauri dell’opera dei Fab Four, e Steve Orchard. 

Sono tre i formati di One Hand Clapping: 1) la versione in doppio long playing + 7 pollici che contiene trentadue canzoni, alcune registrate il 30 agosto nel cortile degli studi di Abbey Road tra cui Twenty Flight Rock di Eddie Cochran, la prima canzone che Paul e John avevano suonato insieme da ragazzi; 2) la versione digitale che offre ventisette canzoni; 3) la versione in doppio album o doppio cd che ne propone ventiquattro. Il mix di Giles Martin e Steve Orchard sarà disponibile in Dolby Atmos. 

Le canzoni vanno da classici dei Wings come Band on the Run, Live and Let Die, Maybe I’m Amazed, My Love, Jet, Bluebird, ai primi accenni a classici dei Beatles: Let It Be, The Long and Winding Road, Lady Madonna. C’è anche Go Now dei Moody Blues cantata da Denny Laine che ne fece parte. Secondo i bene informati, però, ce ne sarebbero altre registrate e non inserite, forse per la qualità non eccelsa delle performance. Su tutto incombe, benefica e schietta, l’energia positiva del McCartney giovane che compensa ampiamente le improvvisazioni e gli involontari errori della diretta. 

 

Paul McCartney & Wings - One Hand Clapping
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Pietro Andrea Annicelli è nato il giorno in cui Paul McCartney, a San Francisco, fece ascoltare Sergeant Pepper’s ai Jefferson Airplane. S’interessa di storia del pop e del rock, ascolta buona musica, gli piacciono le cose curiose.

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