The Damned - A Night of a Thousand Vampires

A Night of a Thousand Vampires: sul palco The Damned divertono e convincono

Inguaribili guasconi, buon per noi. Partiti in quel coacervo di sputacchiere che fu il primevo punk, primi a pubblicare un 45 con un titolo che non molti compresero-  già quel New Rose stava per Neuros – alfieri di un genere che si staccò ben presto dall’umido pimpumpam e via via divenne prima raffinato ante goth, a seguire un periodo darkpop persino per poi tornare a sonorità più acide e assai psych sino all’ultimo capolavoro summa, quel Evil Spirits che reclama filiazione da mo. Ora i Damned fanno melina e centellinano, rilasciano un ep circa un anno fa e oggi ci omaggiano di A Night of Thousand Vampires / Live in London (Ear Music -Edel), testimonianza di una performance che solo i brit possono permettersi avendo teatri e attitude che noi ci se la sogna.

The Damned: A Night of a Thousand Vampires / Live in London: cd e (soprattutto) blu-ray

Nell’edizione in cd, alla faccia dei viniliaci, si accompagna un blu-ray che restituisce in tutta la sua gloria la performance tenutasi al  Palladium Theatre il 28 October 2019 dove la band ha visto sul palco la presenza del Circus Of Horror perfettamente osmosizzarsi con il profluvio sonoro di una band tutt’altro che prossima alla pensione.

Vanian giunge al Palladium su un carro funebre con bara aperta e trainato da due cavalli, una cazzoneria assoluta che onora e, al tempo stesso, denigra il proprio vampirico mito. Il Capitano è anch’egli addobbato alla bisogna, c’è molto di Vittoriano in questa rappresentazione, come ulteriormente dimostrano  sia Monty Oxymoron, deux ex machina delle impressioni psichedeliche,  sia il drummer Pinch alla sua ultima performance con la band – e speriam sia degnamente sostituito – e infine pure un Paul Gray al basso appena dissotterrato probabilmente da Burke e Hare.

Uno show vitale e divertente

Il repertorio parte con una versione per solo piano e voce di The Beauty Of The Beast e poi prosegue con svariati omaggi vecchi e nuovi al mondo dell’ horror e della sci-fi, con proiezioni di immagini riferite alle songs alla spalle dei musici e le esibizioni dei circensi orrorifici, e quindi Plan 9 Chanel 7, Wait for The Blackout, Grimly Fiendish e pure la quasi recente Standing on the Edge of Tomorrow, poi l’immancabile super hit Eloise, resa al suo meglio e seguita da una inattesa cover di People Are Strange di doorsiana appartenenza. Insomma tutta la paraphernalia nota della band si dipana tra frizzi e schizzi (di sangue finto…) sino ad una bizzarra sorpresa…Vanian sparisce durante un assolo per poi tornare truccato come una perfetta riproduzione di Max Schreck nelle vesti del murnauiano Nosferatu per proporre la classica Neat Neat Neat accoppiata a Bela Lugosi’s Dead dei figliocci Bauhaus… Con Black Is The Night il baraccone chiude i battenti in e con misurata maniera.

Ho trovato inutile scendere nel merito di dissertar su brani stranoti in un’operina comunque indispensabile sia per gli addotti ai dannati che per appassionati di vaudeville e timidi artaudiani con velleità crudelmente teatrali e, mi auguro, prodromica di nuovo attesissimo lavoro in studio.

The Damned - A Night of a Thousand Vampires / Live in London
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Collaboratore per testate storiche (Rockerilla, Rumore, Blow Up) è detestato dai musicisti che recensisce e dai critici che non sono d'accordo con lui e che , invece, i musicisti adorano.

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