Ottima conferma con alcune novità per la band inglese
di Marina Montesano
“Femmina Alfa sarò appena dietro di te / Non ti tratterrò in alcun modo”, canta Hayden Thorpe in Alpha Female; e “Bella donna cosa vuoi da me? Tu sei una dea, e io non ho nient’altro che le mie convinzioni” in Celestial Creatures”. E’ quasi un concept Boy King, il quinto disco dei Wild Beasts, dedicato all’esplorazione della mascolinità del XXI secolo e ai rapporti fra i generi. La musica che l’accompagna è anch’essa un’esplorazione: della melodia, della sensualità, condotta dal falsetto (quasi sempre) di Thorpe che ormai appare il solo vocalist della band.
httpv://www.youtube.com/watch?v=8nkdZhFzglA
Get My Bang
Non hanno mai inciso un disco esattamente uguale all’altro, i Wild Beasts, e questo (prodotto dal versatile John Congleton: St Vincent, Swans, The War On Drugs) potrebbe essere il loro più squisitamente pop: abbastanza electro da conferire una buona danzabilità, ma senza dimenticare chitarre-basso-batteria a dare nerbo alle composizioni, che scorrono via bene con molti momenti eccellenti. Alle già citate Alpha Female e Celestial Creatures possiamo certamente aggiungere He The Colossus e Dreamliner: e siamo già a quattro su dieci complessive. Con i singoli Get My Bang e Big Cat a seguire. Insomma un disco fra i loro più riusciti, certamente in grado di bissare il successo del precedente Present Tense. Forse non hanno più scritto un inno come Hooting & Howling (da Two Dancers), e forse non lo scriveranno più, ma Boy King è un disco che si apprezza lentamente e nel suo complesso, che si scopre un po’ per volta e che si riascolta spesso. Ed è una conferma dei Wild Beasts come una fra le band più interessanti e più costanti della scena inglese.
8,2/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=SRFtHO180tg
Big Cat