MariaFausta – Million Faces recensioneCD Baby - 2018

Million Faces un esordio particolare per mariaFausta.

MariaFausta – Million Faces recensione
CD Baby – 2018

Million Faces è l’esordio di Maria Fausta Rizzo, in arte solo mariaFausta. Esordio da solista, almeno: in quanto la cantante e compositrice messinese ha alle spalle una carriera già encomiabile e a 360°. E anche la definizione di ‘solista’ va presa con le pinze, dal momento che Million Faces si avvale di molte collaborazioni importanti, pur restando la creazione di mariaFausta.

Chi è mariaFausta

Ma procediamo con ordine. Il curriculum di Maria Fausta Rizzo ci dice molto di lei. Di formazione classica e jazzistica, ha alle spalle direzione d’orchestra, partecipazione più che decennale allo Spell Trio, di orientamento jazz, composizione di colonne sonore, concerti in giro per il mondo. In linea con questa formazione, per Million Faces sceglie l’inglese e un approccio compositivo che certamente fa tesoro di queste esperienze ed è lontano anni luce dal panorama indie italiano, spesso fatto di molte intenzioni e di poco costrutto.

mariaFausta e le canzoni di Million Faces

La prima cosa che sorprende di Million Faces è che si tratta di un disco pienamente compiuto, ma certamente orientato al pop. Tutte le esperienze precedenti fanno la parte, insomma, però senza appesantirlo. E’ chiaro, mi pare, che mariaFausta abbia cercato un disco di canzoni. Che sono undici, con una strumentazione molto classica, benché ricca, a volte arricchite da qualche tocco orchestrale.

 

Si comincia con il singolo Look Over, che è una bella presentazione, con una melodia molto definita e soprattutto una presenza vocale rara. Diciamolo: una voce così, fosse arrivata dagli Stati Uniti, avrebbe già uno stuolo di ammiratori. A tratti soave, altrove anche capace di ruvidezze, che semmai sono troppo poche perché quando ci sono si apprezzano e mettono in mostra un fondo rock-blues di grande caratura.

A tratti l’influenza del cantautorato americano si fa sentire, come in Rare Woman. Però mi piacciono maggiormente i passaggi dove si osa di più: come per il trip-hop di Baby Shine e il crescendo di Rememberin’. Sono comunque tanti i momenti che colpiscono di Million Faces. Per esempio, non posso non citare Loneliness, con il duetto notevole fra voce e violino. O la bellissima Rememberin’ Me molto teatrale e incalzante.

I musicisti che hanno realizzato Million Faces

Una menzione la meritano, a parte mariaFausta, anche i musicisti che hanno suonato su Million Faces. Dal violinista classico italiano Franco Mezzena, all’armonicista jazz francese Olivier Ker Ourio, ai bassisti Didier Del Aguila e Kevin Reveyrand, al batterista Tiss Rodriguez, ai chitarristi Antonio Amante e Kaneo Ramos. Nonostante la forte esperienza internazionale testimoniata dai credits, il disco è comunque stato registrato a Messina. E fa piacere poter dire che da lì arriva uno dei migliori dischi che ho ascoltato in questo inizio d’anno.

mariaFausta – Million Faces
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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