Anche Mick, Keith e gli altri diventano ‘oggetti’ d’arte
di Ida Tiberio
Sembra che il gesto più riprovevole, quello che a qualunque bambino britannico costerebbe lo stigma della maleducazione, sia la linguaccia. Sarà un caso, ma quando nel 1971 lo studente del Royal College of Art John Pashe propose il bozzetto Lips and Tongue, i Rolling Stones non ebbero dubbi: quello sarebbe diventato il logo della band. Jagger e Richards acquistarono lo schizzo per 50 sterline e ne fecero il simbolo potente e definitivo della loro carriera. Alla Saachti Gallery di Londra, una grande mostra, dal titolo quanto mai significativo di ExhibitionISM, ripercorre i cinquant’anni di storia di una band tra le più longeve e imprescindibili della storia del rock. L’insuperabile intreccio di esibizionismo e innocenza, trasgressione e talento che ha portato i Rolling Stones a un successo tanto precoce quanto duraturo, è la quintessenza della mostra.
Oltre 500 oggetti, quaranta schermi per la proiezione “in loop” di video, documenti autografi, strumenti musicali, pannelli luminosi che indicano la quantità impressionante di concerti realizzati in ogni parte del mondo tracciano un percorso che porta all’interno di una carriera straordinaria e, per molti aspetti, unica. La riproduzione quanto mai realistica dell’appartamentino che Jagger, Richards e Watts dividevano nel’62 a Chelsea (definito da Keith “un porcile disgustoso” nel video che presentiamo più sotto) e quella del loro studio di registrazione sono imprescindibili. E poi la testimonianza di Martin Scorsese, la grande parete dedicata ad Andy Warhol, l’omaggio ai collaboratori, le centinaia di foto che mostrano uno scorrere del tempo impietoso ma rassicurante. Keith è un indicibile coacervo di rughe (ma considerate le sue attitudini poco “salutiste”, è il minimo, no?), Charlie non ha abbandonato l’aria signorile e un po’ attonita di chi non può fare a meno di pensare “Come ci sono capitato in questa banda di sciagurati?”. E Mick, beh, lui è ancora in grado di indossare gli strettissimi abiti di scena glamour che costituiscono una delle attrazione della mostra. E a giudicare dallo splendido video in 3 D registrato durante un concerto del 2013, la mitica Satisfaction è ancora affidata alla sua abilità di front-man ultrasettantenne, dal bacino irrefrenabile e dalla bocca ammiccante.
La mostra è aperta fino al 4 settembre 2016
httpv://www.youtube.com/watch?v=wNRKTFCA7c0