Declan McKenna @ Elysée Montmartre

Il tour di Declan McKenna arriva a Parigi.

Zeros di Declan McKenna è stato fra i miei dischi preferiti del 2020 e i biglietti per il concerto erano stati presi sull’onda di quell’entusiasmo. Un entusiasmo spento dai rinvii dovuti alla pandemia; nel frattempo, la prima sede del Trabendo è stata scartata a favore del più grande Elysée Montmartre, dove infine, il 18 maggio scorso, siamo riusciti ad assistere alla data parigina del tour.

Will Joseph Cook accompagna in tour Declan McKenna

Prima del concerto principale, arriva una bella sorpresa dalla “spalla” Will Joseph Cook, musicista che ha all’attivo ben due dischi ma che, ammetto, non conoscevo. Suona in compagnia di un polistrumentista, con qualche base registrata, e propone un pop fresco, una voce emo, belle melodie e molta simpatia. Il pubblico apprezza e si crea l’atmosfera giusta per attendere Declan McKenna, che arriva rapidamente già prima delle 21 dopo qualche verso fuori scena di With a Little Help From My Friends.

Zeros protagonista

Veste la tuta argentata che esibisce sulla copertina di Zeros: bella scelta scenica, con le molte luci che lo rendono cangiante. Segno che con il buon gusto si può fare molto anche senza spendere troppo; uno sfondo a scacchi crea una sorta di caverna che rende più intima e psichedelica la scena, poi bastano le luci ed è tutto perfetto, soprattutto quando sul palco anche i musicisti sono bravi e simpatici. Due uomini (basso e tastiere) e due donne (chitarra e batteria) oltre a Declan stesso, che si esibisce alla chitarra e (verso il finale) al piano con una perizia superiore ai suoi 23 anni.

tour di Declan McKenna

Zeros è protagonista: l’intero album sarà eseguito fra prima parte ed encores. L’esecuzione è tutt’altro che banale; il quintetto è in grado di variare rispetto alle incisioni in studio e man mano che si va avanti tutti prendono confidenza con il palco, soprattutto la chitarrista per qualche breve solo e ovviamente Declan McKenna che finirà il concerto a torso nudo.

What Do You Think About the Car?

Ma non è solo scena. Il concerto è divertente, senza un momento di noia. Ci sono anche le canzoni più note da What Do You Think About the Car?, che cominciano con una versione acustica davvero molto bella di Make Me Your Queen, con Declan seduto davanti alla prima fila. Spazio anche a tre singoli fuori LP, inclusa la più recente British Bombs, ancora una prova che Declan McKenna non è solo un cantautore intimista o ripiegato sulla quotidianità, ma capace di rivolgere lo sguardo al sociale. Il mio momento preferito arriva in chiusura della prima parte, con la bowiana Be an Astronaut arricchita da un intermezzo pianistico, ma bella come su disco.

Declan McKenna

Con le uscite che si accavallano non sempre si ha il tempo per volgersi ai dischi che ci hanno colpiti di recente (non parlo dei classici di un tempo); e, in particolare, non ascoltavo da un po’ né Zeros né What Do You Think About the Car? Nel caso di Declan McKenna questa riscoperta in occasione del tour conferma tutte le buone qualità che gli avevo trovato e lo propone come uno degli artisti pop-rock più interessanti del momento.

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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