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Magazzini Generali, Milano, 29 marzo 2023: i dEUS in concerto un’occasione da non perdere.

La serata è di per sé abbastanza calda considerato che siamo appena alla fine di marzo. Ancor di più la scaldano i dEUS e le diverse centinaia di spettatori che gremiscono la grande sala dei Magazzini Generali, a dispetto di un prezzo non esattamente “economicissimo” del biglietto d’ingresso. Siamo così fitti che si potrebbe anche svenire: sarebbe comunque impossibile cadere a terra! Preceduti dai connazionali DIRK. – sì, col punto finale -, che se ne dimostrano in qualche modo epigoni, anche se con qualche virata verso sonorità in più “americane” e che non disdegneremmo di riascoltare con più agio e attenzione, i dEUS hanno preso possesso del palco abbastanza puntuali.

I dEUS in tour per promuovere il nuovo disco

Il tour ha lo scopo di promuovere il recentissimo ultimo disco della band, quell’How To  Replace It che ha visto il loro ritorno in grande stile dopo più di un decennio di “silenzio discografico” e che fa ovviamente la parte del leone nel concerto: dei 17 brani in scaletta (15 più 2 bis) ben 8 provengono da lì e proprio la title track apre le danze. Del resto non riusciremmo a immaginare un esordio migliore, con quell’incedere marziale di percussioni martellanti che scandiscono il solenne “parlato/recitato” di Tom Barman. Dopo la parentesi con i TaxiWars l’eclettico musicista, e non solo, di Anversa torna alle origini riproponendo – con gli inevitabili quanto doverosi “aggiustamenti” dovuti all’avanzare del tempo e all’accumularsi delle esperienze – l’altrettanto eclettico “messaggio sonoro” che ha caratterizzato la band fin dagli esordi e ne ha decretato il successo. In questo senso l’inserimento in scaletta di brani “storici” provenienti dagli altri dischi si è configurato non solo come inevitabile espediente per allungare i tempi o per assicurarsi l’immediato consenso dei fans più “antichi” e fedeli, ma anche come testimonianza di un percorso caratterizzato da una non ripetitiva coerenza.

Anche il passato dei dEUS è rappresentato in concerto

Hanno così trovato posto in scaletta brani come la title track del loro disco d’esordio Worst Case Scenario, forse tuttora il loro più famoso insieme con The Ideal Crash, qui rappresentato da Instant Street: ma ognuno dei loro altri sette dischi è stato rappresentato da almeno un brano.

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Vincente anche la scelta di alternare i brani del nuovo disco con quelli “storici”, anche se ovviamente – e inevitabilmente, visti i rispettivi numeri – all’inizio e verso la metà del concerto la sequenza dei nuovi pezzi è stata più concentrata. Insomma, dopo anni di silenzio che  avevano fatto immaginare il definitivo scioglimento della band, i dEUS battono un gran bel colpo: Tom Barman è un songwriter che ha ancora cose da dire e sa come farlo, oltre ad essere capace di stare su un palco con carisma e autorevolezza. Attorno a lui la sezione ritmica tanto precisa quanto estrosa di Stephane Misseghers alla batteria e di Alan Gevaert al basso, le tastiere del “vecchio” compagno Klaas Janzoons e la chitarra del figliol prodigo Mauro Pawlowski, tornato alla casa del padre dopo i gravi problemi di salute di Bruno De Groote per oltre un’ora e mezza di concerto che la numerosa audience ha dimostrato di gradire moltissimo.

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“Giovane” ultrasessantenne, ha ascoltato e ascolta un po' di tutto: dalla polifonia medievale all'heavy metal passando per molto jazz, col risultato di non intendersi di nulla! Ultimamente si dedica soprattutto alla scoperta di talenti relativamente misconosciuti.

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