Sorpresa di Natale: Beyoncé
E’ arrivato a sorpresa, a metà dicembre e solo in versione iTunes, il nuovo disco di Beyoncé; apparentemente una scelta bizzarra, visto che in questo periodo dell’anno si pensa piuttosto ai consuntivi, e che ha fruttato polemiche (per ora la versione su disco non viene distribuita dalla concorrenza per ritorsione), ma anche vendite consistenti: a questo punto dovremmo aver già superato il milione di copie. Anche le popstars più affermate, insomma, pensano a strategie nuove per far parlare di sé. Niente singoli (Beyoncé ha dichiarato di essere infastidita dal consumo una canzone e via che molti ormai praticano) e un video per ogni brano; e poi quel titolo: Beyoncé, quasi a voler significare che questo è un vero disco della vera Beyoncé, che in passato ha giocato con molti alter ego.
La prima cosa che si può dire, allora, è che questa Beyoncé ha osato con contenuti più esplicitamente sexy del solito: “Let me sit this ass on you” (Rocket) non è l’apertura consueta per una canzone pop mainstream. Ma dopo quindici anni di carriera Beyoncé può permettersi questo e altro: persino di osare con la musica. Haunted come seconda traccia con basi dubstep belle e davvero insolite per il pop americano (anche se il successo di Lorde qualcosa dice); l’hip-hop di Drunk In Love, dove lei e Jay-Z dichiarano di sbattersi ovunque per casa, è molto riuscito, così come Partition, Mine (con Drake), Superpower (con Frank Ocean) e XO parlano di una Beyoncé al di fuori dei territori di un tempo. Peccato che qualche ballatona melensa sia ancora lì ad annoiare, però nel complesso il disco è apprezzabile, a tratti anche molto.
7,5/10