di Marina Montesano

Crybaby è il nome del progetto di Danny Coughlan, autore di un esordio tra i migliori degli ultimi tempi. Ben chiaro è l’amore per Morrissey, cui Danny somiglia anche per il tono e il modo di cantare, come mostra il singolo e brano d’apertura I Cherish the Heartbreak More Than the Love That I Lost. Fortunatamente il plagio è ampiamente evitato dai molti altri riferimenti che sembrano aleggiare nella sua musica: da Roy Orbison a Phil Spector alla tradizione americana anni cinquanta cui allude il nome Crybaby, mutuato dal film di John Waters dedicato a quel periodo, il tutto rivisitato con toni elegiaci. Al di là delle influenze, però, è la qualità delle canzoni ciò che fa elevare Crybaby molto al di sopra della media: When The Lights Go Out, Twist Of The Knife, Veils sono tra i titoli migliori, ma nei quasi 35 minuti di questo esordio difficilmente se ne trova uno di scarsa qualità.
8/10

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