darwin deez

darwin deez

di Antonio Vivaldi

Lo scenario è atroce: in un qualche anno del prossimo futuro l’intero pianeta ha appena conosciuto una catastrofe nucleare in stile The Road di Cormac McCarthy. Per alcuni sopravvissuti la situazione è ancora più atroce visto che come unica musica da ascoltare hanno Songs For Imaginative People di Darwin Deez.  Il commento è unanime: “Noi saremo anche disperati, ma certo è che nel 2013 stavano già parecchio male!” Il presunto  hipster di Brooklyn ritorna dunque in scena con un secondo album di canzoni nevrasteniche e noiose per voce stracciamaroni e chitarra funk-sbilenco-perché-fa-fico-e-soprattutto-perché-non-la-so-suonare. Impossibile arrivare a fine ascolto: i pezzi, del tutto inesistenti,  si appiccicano uno dopo l’altro alle orecchie e per rimuoverli occorre la carta a vetro (si sopportano appena appena Alice che ricorda i Moldy Peaches e Free che almeno è un po’ articolata e ha un videoclip buffo) . E’ un disco che farà felice chi sostiene che la musica d’oggi è sterile e fatta solo di atteggiamento; non è vero e basta ascoltare dei poseurs divertenti e capaci di scrivere canzoni come i Foxygen per rendersene conto.

       

4,0/10

httpv://www.youtube.com/watch?v=smmErdX4N8c

Darwin Deez – Free (The Editorial Me)

print

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.