di Fausto Meirana
Torna la voce angelica di Meg Baird, cantante degli Espers, la band di Philadelphia che guarda al folk britannico e alla psichedelia attraverso la lente deformante del ventunesimo secolo, e titolare di una carriera parallela che comprende due dischi un po’ nascosti pubblicati come Baird Sisters (assieme alla sorella Laura) e una manciata di album solisti. Leaves From Off The Tree, il debutto, conteneva solo brani tradizionali, mentre Dear Companion, l’esordio per la Drag City, pur imbottito di vecchie ballate, osava di più con trasposizioni da Jimmy Webb e dai New Riders Of The Purple Sage; per il disco seguente, Seasons on Earth, predominanza di brani originali, fatta eccezione per la bella cover di The Beatles And The Stones degli Stone Roses. Le canzoni di Don’t Weigh Down The Light, chiudendo forse un ciclo, sono tutte della Baird e gli arrangiamenti, curati da Charlie Saufley (Six Organs Of Admittance, Assemble Head In Sunburst Sound), si smarcano con una certa decisione dall’idioma psych-folk dei precedenti, specie quando il pianoforte è lo strumento guida, con risultati non distanti dalla virata cameristica di un gruppo come le Unthanks, producendo un disco senza tempo adagiato nell’ampio solco della canzone d’autore d’ispirazione folk, cui anche la copertina, vago incrocio tra Blue di Joni Mitchell e ad Airs And Graces di June Tabor sembra ispirarsi.
7,5/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=PCLFxer3izA
Counterfeiters