Recensione: Bob Dylan - The Rolling Thunder Revue

The 1975 Live Recordings, ovvero Bob Dylan & The Rolling Thunder Revue.

Bob Dylan - The Rolling Thunder Revue
Columbia / Legacy / Sony – 2019

Quattordici cd, quattro concerti interi, tre cd di prove e uno con versioni diverse di alcuni brani: questo è il cofanetto che illustra il meglio della prima parte del tour che prese il nome di Rolling Thunder Revue e che si sviluppò fra il 1975 e il 1976.

Dopo il tour con la Band, Bob Dylan si imbarca in una nuova avventura

La storia è abbastanza nota. Bob Dylan ebbe l’idea di girare, quasi in modo anonimo, fra piccoli locali e auditorium universitari dopo che un anno prima aveva attraversato l’America in tour con la Band (evento che aveva segnato il suo ritorno sulle scene musicali). La parte conclusiva di quel tour fu mal sopportata da Dylan proprio perché, anche data la grande richiesta di biglietti, si svolse in luoghi grandissimi.

 

Nel 1975 Dylan mette insieme amici e musicisti della scena locale, incontrati nei locali di New York, e il grande circo parte. Ci sono Joan Baez, Roger McGuinn, Ramblin’ Jack Elliott, Kinky Friedman, Bob Neuwirth, T-Bone Burnett, Scarlet Rivera, Rob Stoner, Howie Wyeth.

Bob Dylan – The Rolling Thunder Revue

Lo spirito con cui nasce questo tour resta vivo soprattutto nelle date del 1975 e non è un caso che tutto il contenuto del cofanetto riguardi quel periodo.

Recensione: Bob Dylan - The Rolling Thunder Revue

Interessantissimi sono i cd relativi alle prove, in cui è possibile cogliere il desiderio di rileggere – come tante volte avrebbe fatto dopo – il proprio repertorio e affinare quel suono che poi si sarebbe ritrovato nel suo album successivo, Desire, registrato fra le due parti del tour.

Bob Dylan si reinventa

Ancora una volta è magnifico cogliere la voce con cui Dylan aggredisce ogni singolo brano, rivelando una forza espressiva nuova e comunque diversa da quella espressa nel tour del ’66 e nel ’74. E allo stesso modo è bellissimo cogliere come musicisti provenienti da esperienze musicali diverse siano non solo capaci di inserirsi perfettamente nel disegno che Dylan aveva in mente, ma anche di dare contributi personalissimi. Un nome su tutti: Mick Ronson, chitarrista degli Spiders from Mars di David Bowie.

Molto piacevole e ben curato – ancora una volta! – il booklet che accompagna il cofanetto con le annotazioni relative a chi, dove, quando. Cosa aggiungere? Una raccolta che si rivolge non solo ai dylaniani ma, forse soprattutto, a chi non conosce l’epopea della Rolling Thunder Revue e la capacità di Dylan di essere sempre qualcun altro.

Bob Dylan - The Rolling Thunder Revue. The 1975 Live Recordings
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Nato con i Beatles e cresciuto con il folk americano, ho trovato in Dylan la sintesi perfetta di ogni cosa. Suono da molti e molti anni, prima in un gruppo (La Via del Blues) e poi in un duo che spesso si moltiplica con la partecipazione di amici che vogliono condividere il piacere/ divertimento di scrivere pezzi propri (The Doorways). Tom Petty, Byrds, The Band, Eric Andersen, The Outlaws, Bruce Springsteen e tanti altri.... Per me Clapton è ancora Dio.

Un pensiero su “Recensione: Bob Dylan – The Rolling Thunder Revue. The 1975 Live Recordings”
  1. Al momento della partenza del tour (ottobre 1975) l’LP ‘Desire’ era già stato registrato. La maggior parte del materiale fu eseguita inedita. Pubblicato tra le due parti del tour ma registrato l’estate precedente (luglio 1975) quindi Dylan non ha cercato il suono di Desire per il tour, l’LP e il quartetto base della band già esistevano.

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