Bodega - Broken Equipment

Scusate il ritardo! Ecco a voi i Bodega e Broken Equipment

I Bodega li abbiamo conosciuti nel 2018 grazie a un ottimo esordio:  Endless Scroll. La band newyorkese ha incuriosito da subito una fetta di pubblico devoto al sound della Grande Mela che da qualche decennio ripesca e rinnova sonorità tipiche di un periodo relativamente recente. La produzione di Austin Brown, dei Parquet Courts, è stato un ottimo lasciapassare che ha traghettato il quintetto per i successivi quattro anni, tra un paio di singoli e un E.P. Rieccoli oggi, in gran forma, pronti a conquistare una platea più ampia con il secondo full lenght. Obiettivo centrato e vediamo il perché.

Broken Equipment e il piacere del “somigliano a…”

I Bodega non nascondono il desiderio di emulare e procedere sulla strada dei grandi nomi che hanno fatto la “storia” di un periodo. In Broken Equipment (What’s Your Rapture) spingono sull’acceleratore del già sentito inserendo “marce” quantomeno bizzarre e alcuni azzeccati tentativi di innovazione. I riferimenti sono chiari. Si passa, in maniera del tutto spensierata e naturale, dai B52’S ai Sonic Youth ai Talking Heads, con uno sguardo ai pigmalioni Parquet Courts senza tralasciare una strizzatina d’occhio alle sonorità hip hop newyorkesi (Beastie Boys). Dodici brani travolgenti che spaziano tra atmosfere post-punk, dance, indie e momenti che colgono di sorpresa chi ascolta spiazzando piacevolmente.

Le canzoni di Broken Equipment

Il nuovo lavoro dei Bodega è importante per chi non riesce a staccarsi da un passato ingombrante. La giovane band ha il pregio di accompagnare omeopaticamente i nostalgici dei fantastici ’80 o’90 verso nuovi lidi tenendo bene in mente quei momenti gloriosi. La traiettoria sonora varia brano dopo brano e bastano gli apripista Thrown e Doers (primo singolo estratto) per far capire le intenzioni di Broken Equuipment. Il tutto senza trascurare un aspetto mainstream che rende il disco in questione uno dei  prodotti più interessanti dell’anno in corso. Pillar On The Bridge Of You è uno dei brani più radiofonici e fa il paio con l’irresistibile Statuette On The Consolle (e qui sono i B-52’s a venire rievocati alla grande grazie alla voce di Nikki Belfiglio). E per sorprendere ulteriormente, sul finale i Bodega staccano la spina e si cimentano in After Jane, un brano a tinte folk a dimostrare di saper realizzare anche l’inaspettato. Chapeau al momento! Restiamo ottimisti e attendiamo la terza prova.

Bodega – Broken Equipment
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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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