Outside: Fabio Capanni e la sua ambient music sensibilissima.
Il primo fu Erik Satie, con la sua musica che doveva mischiarsi con il suono delle posate. Poi, per la musica popolare, arrivò quella Discreet Music composta da Eno a seguito di una lunga degenza a letto e con una cassa dell’amplificatore che non funzionava ed il volume messo al limite dell’udibile. Insomma si parla di ambient music.
Fabio Capanni sommo collaboratore
Fabio Capanni è valente archietto fiorentino, ma soprattutto sensibilissimo creatore, con chitarra e pianoforte, di textures sonore come pochissimi nel belpaese posso fregiarsi di saper creare. Aggiungo che lui per primo non se ne fregia, anzi, il suo lavoro con nomi altissimi è noto in una ristretta cerchia di estimatori italici del genere. Con questo suo Outside, che segue il suo primo lavoro solista Home altrettanto valido, ci offre, finalmente, un ritratto a tutto tondo delle sue peculiarissime facoltà.
In Outside, uscito per l’americana Curious Music, risiedono, letteralmente, tutte le caratteristiche proprie del genere, ma la loro declinazione sonora ricca di stratificazioni e, quando occorre, sottrazioni, pone l’ascoltatore in una dimensione che trasmuta da impressione ad impressione addirittura nello spazio di un’unica composizione.
La sua militanza aurale va ricercata nelle collaborazioni. Si citi Roedelius con cui, insieme a Nicola Alesini diede ambrata linfa ad Aquarello, così come i Tuxedomoon (in questo album appare infatti Luc van Lieshout), per non parlare di Harold Budd, David Sylvian e ancora un lungo elenco di divinità. Nei suoi lavori collaborativi per Materiali Sonori così come in Outside la ricerca sul suono della chitarra e del piano si fa perfetta crasi di emozioni disseminate nel corso della sua carriera e qui portate a perfetto compimento emozionale.
Gli stati d’animo evocati in Outside
Nelle otto composizioni contenute in Outside cambiano persino i climi termici sulla pelle dell’ascoltatore, tanto si è spinto nella certosina costruzione di moods e nella scelta di note che mai appaiono in eccesso o in difetto. Insomma siamo dalla parti di un nuovo tassello da aggiungere alla pari ad un genere che ancor oggi gode di meritatissima fama, forse più fuor di casa nostra che qui, ma assolutamente necessario per chi sia ancora alla ricerca di quello che sta dentro per gestire quello che sta fuori.
È vero, i più maliziosi vi troveranno colte fonti e appare a volte che si palesino i noti nomi succitati; trattasi invece di farina tutta autoctona e, per questo motivo, ancor più preziosa.
Disco inevitabile per animoterapia.
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