Grace Cummings arriva al Laurel Canyon e diventa Ramona.
Australiana di Melbourne, Grace Cummings possiede una voce vibrante ed espressiva (e anche piuttosto duttile), di quelle in grado di riempire intere canzoni quando non interi album. Così è stato per Refuge Cove (2019) e per Snow Queen (2022), entrambi autoprodotti. Adesso il terzo album Ramona (uscito come i precedenti su etichetta ATO) porta a un cambio di scena piuttosto netto. Anzi, potremmo addirittura dire che porta a un film completamente nuovo.
Il ruolo decisivo del produttore Jonathan Wilson
La protagonista di questo film è proprio Ramona, ovvero una Grace Cummings più sofisticata e che ha abbandonato la sua remota isola-continente per un luogo natural-trendy, oltreché importantissimo nella storia della musica, quale il Laurel Canyon. Lì si è pure trovata un produttore altrettanto trendy, Jonathan Wilson. uno che ha lavorato con figure importanti del circuito indie come Margo Price, Father John Misty, Conor Oberst, Angel Olsen e persino con Roger Waters. In questo caso Wilson sembra avere un ruolo anche più importante, addirittura una sorta di fidanzato sonico di Grace-Ramona. Lei ci mette la voce e le melodie e lui i suoni che, rispetto ai primi due album, sono parecchi di più.
La dialettica Grace Cummings-Ramona
L’iniziale Something Going ‘Round spiega tutto: una ballata solenne condotta dall’organo dove entrano in scena, un po’ tipo red carpet, fiati, archi, coro. Insomma una vera onda di suono che Wilson è bravo a rendere più pervasiva che invasiva, anche perché di melodrammatico ci sono già la voce e un testo che parte così: “ il vento ulula come cani nella sera”.
Una buona parte del repertorio (la title-track, I’m Getting Married To The War, Love And The Canyon. On And On) si muove in spazi evocativi, trasognati e a tratti epici. Sempre nell’ottica del “film Ramona” viene in mente quella che potremmo immaginare come la cugina ricca e vagamente invidiosa delle corde vocali della nuova arrivata: Lana Del Rey.
Poi c’è un’altra sezione del disco che lascia un po’ da parte Ramona e fa ritornare in scena una Grace Cummings più nervosa e più rhythm’n’blues. Sono pezzi come Work Today (And Tomorrow) ed Everybody’s Somebody (che riportano indietro a Maggie Bell e persino a Janis Joplin) e la ballatona A Precious Thing con il canto che a poco a poco cresce in rabbia ed espressività. A cucire i due filoni dell’album rendendoli un interessante gioco di specchi provvede naturalmente Jonathan Wilson, sempre un passo indietro rispetto al baratro del troppo.
Il futuro di Grace Cummings
Notizie recenti dicono che Grace Cummings sta per andare in tournèe con i King Gizard And The Lizard Wizard, che saranno anche amici e connazionali, ma fanno una musica completamente diversa: debordante, caotica, rumorosa. E se Grace per il prossimo disco abbandonasse il suo Jonathan e si facesse accompagnare da loro? Pazza idea, direbbe una zia italiana vocalista fatale.
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