Gli In Her Eye e l’Italogaze.
Gli In Her Eye hanno esordito nel 2011 con Anywhere Out Of The World, seguito da un EP, Borderline, nel 2014. Dopo aver assicurato la propria presenza in diverse compilation, tornano ora con un nuovo album, Change. Due le novità importanti per la band di origine lombarda. La prima è costituita da un cambio di formazione: con la presenza di Antonia Chiara Ciancaglini dei The Mystic Morning alle armonie vocali e con l’ingresso nella band Raffaele Bocchetti, ex Stella Diana. La seconda, più generale, è la crescita del movimento shoegaze in Italia. Italogaze, come alcuni amano ormai chiamarlo.
I riferimenti musicali degli In Her Eye
Inutile però fissarsi troppo sulle etichette e i generi. Come altre band loro vicine, gli In Her Eye mescolano diverse fra le tendenze dell’indie rock di questi ultimi anni. Il quartetto (composto oltre che dal nuovo arrivo dai membri storici Aldo Bernuzzi, Giuseppe Galotti e Stefano Schiavella) mescola new wave e tocchi di psichedelia. L’aver partecipato ai tributi per Ride, Cure, Wire la dice lunga sulle loro preferenze.
I brani di Change
Si comincia bene con Closer To Me, il brano più immediato di Change, non per niente scelto come singolo. Le chitarre sono ricche di riverberi come ci si aspetta, ma rispetto ad altre produzioni del settore gli In Her Eye scelgono di non mettere in secondo piano la voce. Change si divide tra canzoni più tirate, come Elephant e Demons, e ballate più lievi come Bianca. La title track rimanda visibilmente ai Cure dei quali gli In Her Eye hanno inciso una bella versione di Primary. Non rifuggono nemmeno a tentazioni melodiche, come evidente nella bella Neon Lights.
Change si compone di otto brani: abbastanza per comprendere lo spessore degli In Her Eye. Il disco avrebbe potuto giovarsi di un suono più esplosivo, difficile dire se perché la band si autoproduce. Ma non è un demerito dei brani, che sono tutti su ottimi livelli, quanto della registrazione. Niente tuttavia che infici seriamente la piacevolezza dell’ascolto di Change, un disco che proietta gli in Her Eye nel novero delle band italiane che contano.
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