Courtney Barnett.
Courtney Barnett è australiana, chitarrista mancina e openly gay (questo ci dice l’indispensabile Wikipedia, gossip compreso!). È sicuramente un’artista emergente nell’arena del rock femminile. Con il suo debutto Sometimes I Sit and Think, and Sometimes I Just Sit del 2015 ha fatto parlare di sé le migliori riviste musicali (e anche il miglior sito web…). L’anno scorso, inoltre, ha pubblicato, assieme a Kurt Vile, Lotta Sea Lice giudicato da molti uno dei migliori dischi del 2017 e ora torna con Tell Me How You Really Feel.
Tell Me How You Really Feel: più che una bella conferma
Tell Me How You Really Feel ci consegna ancora una volta la freschezza così difficile da trovare, di questi tempi, nel rock più classicamente inteso. La decina di canzoni (37 minuti perfetti che fanno venir voglia di ripartire dalla prima canzone) non lascia il tempo di respirare, tra ballate più o meno veloci e intensi riff di chitarra elettrica.
Le canzoni di Tell Me How You Really Feel
L’inizio forse un po’ sordinato di Hopefulnessness (quasi una PJ Harvey dalle parti di To Bring My Love) e il finale malinconico di Sunday Roast (territorio Sharon Van Etten) incorniciano gli altri brani mettendo al centro i due singoli che hanno lanciato l’album: Need A Little Time, ballatona romantica con un inciso di chitarra veramente riuscito, e Nameless, Faceless numero parecchio più rock con un riff insistente, ibrido tra il grunge dei Lemonheads e il rock più mainstream dei Pretenders di Chrissie Hynde.
Della breve scaletta si può citare ancora il potente riff grunge dell’esplicita I’m Not Your Mother, I’m Not Your Bitch e il quasi boogie di City Looks Pretty per ribadire che con Courtney Barnett non ci si annoia per niente. Per quanto riguarda i musicisti, oltre alla partecipazione di Dan Luscombe dei Drones in tutti i brani, bisogna segnalare la presenza di Kim e Kelley Deal dei Breeders in due brani.
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