I Lay si presentano…
“I Lay sono Mattia Cerrato, Federica Fumarola e Francesco Musso, suonano insieme dal 2015 e sono un power trio in parti uguali. Guardano con affetto Slowdive e Sonic Youth, Ride e Pavement, Pixies e Verdena: il risultato è un sound che spazia dal grunge allo shoegaze, dal punk all’indie rock, addolcito dalle linee melodiche e dalle voci di Mattia e Federica”.
Con queste parole si autopresentano i Lay, al loro esordio con un EP di cinque canzoni. La prima, Soon, avevamo avuto modo di apprezzarla all’interno della compilation Chiaroscuro. Italogaze 2018. Riascoltandola ora, continua a picchiare proprio bene ed è un ottimo manifesto per il trio. Sulla falsariga anche l’ultima traccia di Lay, Have You?
I Lay tra rumore e melodia
Crawl (Megametal) inizia come il titolo promette, con un bel rumore, ma poi si calma per mettere in rilievo il piglio più melodico della band.
Al pari di Tits, che giustifica pienamente il rinvio ai Pixies con cui i Lay si presentano. Ballata distorta, sarebbe piaciuta a Frank e Kim già a partire dal testo, che ripete “You got to show me your tits”. Nervosa ed elettrica, Dave è un altro buon momento.
Lay introduce una nuova band di valore
Insomma, Lay è un bel biglietto di presentazione per il trio, in un momento in cui l’indie rock non è che riservi grandi sorprese ed entusiasmi. Normale allora che Mattia Cerrato, Federica Fumarola e Francesco Musso guardino al periodo d’oro del genere che sta loro a cuore, il che li porta anche ad avere un suono decisamente anni ’80-’90. Le cinque composizioni dicono che hanno studiato molto bene i modelli e sono in grado di emularli con il piglio e le capacità compositive giuste. Se il futuro gli darà anche la possibilità di andare oltre, di creare qualcosa di nuovo, è davvero presto per dirlo. Al momento si può soltanto salutare la nascita di una nuova realtà interessante del panorama italiano che guarda altrove.
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