Nine Inch Nails - Bad Witch The Null Corporation - 2018

Trent Reznor e i Nine Inch Nails ci riservano una bella sorpresa.

Nine Inch Nails - Bad Witch
The Null Corporation – 2018

Ma chi è, Robert Smith in acido? Questa è la prima cosa che mi è venuta in mente ascoltando Shit Mirror, l’incipit di Bad Witch, ultimo parto in casa Nine Inch Nails. Lo si chiami EP o mini album poco importa, meglio poche idee ma coincise che troppe circoncise , e pure male, a volte.

Quindi, bene o male, Trent Reznor, oramai sdoganato cantore post industriale e portatore sano di colonne sonore, insomma a tutti gli effetti into the mainstream, continua un suo personalissimo discorso sempre più paleomodernista. Riservandoci tuttavia qualche sorpresa dietro l’angolo che rischia di farci sobbalzare. Anche se non sono le sferzate electropunk di  Ahead of Ourselves, già da live su disco, figuriamoci live, che, in questa sede mi han smosso più di tanto.

Le atmosfere oscure di Bad Witch

Già va meglio, almeno per il sottoscritto, con le atmosfere noir, parecchio cinematografiche, di Play The Goddamned Part. Ci sento pure echi Tuxedomoon, non so quanto voluti o inconsci, piccolo trip nelle strade mentali di un futuribile Terzo uomo 2.0. Il sax su di me ha, sempre e comunque, esercitato un potentissimo fascino e pure qui…

Via alle danze sincopate con God Break Down the Door, un ponte tra i Clock DVA prekraftwerkiani e persino qualcosa Crammed, se si capisce il riferimento. Comunque immaginate un incedere Prodigy con un cantato esule dal contesto. I’m Not From This World, molti se lo vorrebbero scrivere su una maglietta, oggi come oggi fa molto trendy sentirsi altro…e qui c’è la colonnina sonora, rumorismo quasi esoterico, elettronica freddissima, un disco per l’estate.

Over And Out il momento migliore per gli ultimi Nine Inch Nails

Gran finale con Over And Out. Parte come gli LCD Soundsystem, grandissime stratificazioni in aggiunta, ancora il benedetto sax, da ascoltarsi leggendo Burroughs e non i suoi derivati, oggi nell’Interzona si suona questa roba qui.  Di nuovo si citano con estrema deferenza i Tuxedomoon dei primi due dischi. Lavoro molto interessante, diviso palesemente in due anime, visuale ed evocativa l’una, isterica e palpitante l’altra, che ben rappresentano la bipolarità sonora che tanto ci piace.

Nine Inch Nails - Bad Witch
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Collaboratore per testate storiche (Rockerilla, Rumore, Blow Up) è detestato dai musicisti che recensisce e dai critici che non sono d'accordo con lui e che , invece, i musicisti adorano.

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