Suarasama - Timeline

Doverosa ristampa per Timeline e per la ricerca sonora ‘globale’ del duo indonesiano Suarasama.

Timeline non è un disco nuovo, ma la riedizione in vinile che la Drag City ha curato nel decimo anniversario dell’uscita del quarto e ultimo lavoro del duo indonesiano Suarasama, fondato dagli etnomusicologi Irwansyah Harahap e Rithaony Hutajulu, insegnanti dell’University of North Sumatra (purtroppo Harahap è scomparso nel 2021 all’età di sessant’anni).

Il nome Suarasama è la crasi di ‘suara’, traducibile con suoni, opinioni, e ‘sama’ che indica anima, uguaglianza. Nome il cui significato comprendiamo ascoltando il disco, dove si esprime una ricerca musicale che spazia sulle culture musicali più varie, dall’Asia sudorientale, al Medio Oriente, all’Africa, all’Europa Orientale e che sono state oggetto di studio da parte dei due musicisti.

Timeline: un disco ricco di contaminazioni e sorprese

Le sorprendenti contaminazioni e influenze che si riscontrano durante l’ascolto non fanno però perdere quel carattere di unitarietà che è dato dal forte afflato spirituale presente, da un’attitudine gioiosa al modo di far musica, dalla forza ipnotica e coinvolgente delle canzoni. Molti e diversi sono gli strumenti utilizzati, anche indiani e africani e con molte percussioni. In particolare Irwansyah Harahap usa vari strumenti a corda come i due liuti malesi gambus e hasapi, chitarre acustiche, mandolino, oud e la chitarra saz da lui inventata. Questo dà alla musica non solo una gran varietà di suoni e colori, ma ci fa scoprire inedite connessioni fra universi culturali e musicali apparentemente e geograficamente molto distanti.

L’iniziale Untukmu Yang Berperang, ci rivela la splendida e duttile voce di Hutajulu, il brano è costruito su un ipnotico giro di chitarra e percussioni, uil testo denuncia le distruzioni causate dalla guerra e il canto ha evidenti rimandi a quello tradizionale dell’Africa centrale. La successiva strumentale Dukkha si apre su un drone della srut box indiana su cui partono gli arpeggi vibranti del mandolino –  qui si mescolano la tradizione del popolo mandailing con quelle balcaniche, ma sentiamo nel vorticoso finale anche la musica popolare dell’Italia meridionale. La canzone del titolo è una sorta di summa del mondo dei liuti, tutti suonati dal leader Harahap, una linea del tempo che ripercorre la ricerca musicale di Suarasama, quattordici minuti di intensa musica spirituale, grazie anche al melodioso canto di Hutajulu e della seconda voce.

Il viaggio prosegue con la malinconica Sea Fish, il virtuosismo degli arpeggi di Awesome e la splendida spiraliforme Journey che per oltre dodici minuti si libra lentamente verso il cielo man mano che al liuto iniziale vanno aggiungendosi la voce, le percussioni, la srut box in un’atmosfera che potremmo definire psichedelica. Chiude il folk di Kita Berbagi.

Timeline è album sapiente e affascinante, gli arrangiamenti sono apparentemente semplici, pochi gli strumenti utilizzati, alla ricerca non tanto del virtuosismo quanto di riuscire a comunicare emozioni, idee, culture. L’Indonesia è lontana, ma la musica dei Suarasama riesce a entrare in connessione con chi sia disposto a prestarle l’ascolto che merita.

Suarasama – Timeline
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Nato nel 54 a Palermo, dal 73 vive a Pisa. Ha scritto di musica e libri per la rivista online Distorsioni, dedicandosi particolarmente alla world music, dopo aver lavorato nel cinema d’essai all’Atelier di Firenze adesso insegna lettere nella scuola media.

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