Turnstile – Glow On

Il terzo disco dei Turnstile: Glow On.

I Turnstile sono emersi dalla scena alternativa di Baltimora nel corso dell’ultimo decennio. Prima un paio di EPs, nel 2015 il LP Nonstop Feeling, seguito da un altro EP e dal secondo album Time & Space, fino all’ultimo Glow On uscito da poco per Roadrunner. In questi anni la band si è confrontata con un hardcore punk ben radicato in America, facendo propri tanto i suoni del ‘vecchio’ hardcore (Black Flag, Minor Threat)  irrobustito però da una vena speed-thrash metal evidente nei riffs serrati. È insomma un prodotto tipico del crossover fra generi che ha dato anche grandi risultati in questi decenni.

L’hardcore punk dei Turnstile ad una svolta con Glow On

Con Glow On i Turnstile mescolano ancora di più le carte in tavola. Non è soltanto la presenza di Blood Orange in due brani, Alien Love Call e la conclusiva Lonely Dezires, a farcelo dire, ma anche l’aver introdotto strumenti diversi, come i synth e le percussioni, e il ritmo che a tratti rallenta. Non cambia l’intensità però, al punto che i Turnstile di Glow On sembrano la risposta americana al classico The Shape of Punk to Come dei Refused, oltre vent’anni più tardi.  Non siamo a quei livelli, sia chiaro, ma con questo disco i Turnstile danno una bella prova di vitalità per la loro carriera e per il punk in generale.

La collaborazione di Blood Orange

L’hardcore melodico di Blackout, gli stop & go di Don’t Play, Holyday e Endless non dovrebbero deludere i fan del vecchio suono della band. Che però è capace di cambiare registro per il quasi pop-new-wave di Underwater Boi e di rallentare per ballate che sono tra i momenti migliori: come la già citata Alien Love Call dove la voce di Brendan Yates si alterna con quella di Blood Orange. L’altra canzone eseguita insieme, Lonely Dezires, è un altro dei momenti più belli di Glow On.

Sicuramente uno dei dischi migliori di questo 2021 per quanti amano il genere, anche nella sua versione con meno costrizioni, com’è qui, e difatti con Glow On i Turnstile si sono guadagnati un’infinità di lodi. Personalmente, ritengo che ancora la band debba trovare una piena maturità, qualcosa che li metta al livello non solo del disco dei Refused, ma anche di altri colleghi del settore come gli At the Drive-In. Sono però sulla strada giusta per lasciare un segno in un ambito che ormai ha una storia lunghissima alle spalle, ma che (per fortuna) non ha intenzione di tramontare.

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Turnstile – Glow On
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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