Il “difficile secondo album” degli Ulrika Spacek: Modern English Decoration
Hanno pensato di togliersi subito il pensiero, gli Ulrika Spacek, e pubblicare rapidamente il “difficile secondo album”. In effetti questo Modern English Decoration segue a poco più di un anno l’esordio di The Album Paranoia. E’ una buona idea e mostra il cambiamento di una band che evidentemente non ama somigliare né agli altri né (sempre) a se stessa.
Modern English Decoration parte da The Album Paranoia
The Album Paranoia univa generi differenti ma i cui ambiti spesso si intersecano. E poteva avvicinarli ai conterranei Fat White Family, sebbene con un’attitudine meno cialtrona. Modern English Decoration parte da premesse simili. La voce è sempre annegata nel mix, in perfetto stile shoegaze. Qui e lì si mantiene una certa dose di rumorismo: è il caso, verso la fine, di Saw A Habit Forming. Però qualcosa è già cambiato rispetto al passato. Modern English Decoration suona meno compatto di The Album Paranoia, il che potrebbe non essere un bene. Ma allo stesso tempo le loro composizioni sono divenute più varie, e questo certamente è un bene.
Ma i nuovi Ulrika Spacek convincono di più
Alcune delle canzoni chiave di Modern English Decoration sono poste al centro dell’album. E’ il caso di Ziggy, che con un titolo così non poteva che essere bellissima. Un suono di batteria marziale, cascate di chitarre e la voce che canta davvero, con toni di compianto. Potrebbe essere un nuovo punto di partenza per gli Ulrika Spacek. Notevole anche la title track, con il falsetto, i ritmi lenti e gli arpeggi. Anch’essa qualcosa di nuovo per il repertorio della band. Mentre Full Of Men, scelta come singolo/video (piuttosto inquietante), è una via di mezzo tra presente e passato. Chiude Protestant Work Slump, giocata su toni post punk e chitarre nervose.
Modern English Decoration è un bel passo avanti per gli Ulrika Spacek
Altre band maturano nell’ombra, o magari durante un tour. Gli Ulrika Spacek sembrano invece voler condividere con gli ascoltatori i cambiamenti che in un anno ha avuto, e probabilmente sta avendo, la loro musica. Così abbiamo molti richiami al loro esordio, ma anche nuove istanze. Il che ci fa venir voglia di continuare a seguirli con maggiore interesse.
Be the first to leave a review.