Ulrika Spacek The Album Paranoia 1024x1024

Un esordio importante:Ulrika Spacek – The Album Paranoia.

Tra kraut, psichedelia e shoegaze, gli inglesi/berlinesi Ulrika Spacek (Rhys Edwards e Rhys Williams più alcuni amici strumentisti) sorprendono con l’esordio The Album Paranoia. Con un approccio fai-da-te alla registrazione dell’album, i due Rhys hanno utilizzato una drum machine per i primi demo, per poi coinvolgere tre musicisti esperti nonché amici, in modo da completare la formula registrare nuovamente l’album in presa diretta. E’ un disco che si comprende soprattutto dopo qualche ascolto e ancor di più quando arriva, terzo brano, Beta Male: eccellente canzone con lunghissima intro di riff a ondate e poi verso la metà la voce a intrecciare ipnotiche melodie. Non tutto il disco è su questi livelli; a volte rischia di essere più atmosferico che altro; ma la virata quasi pop di Ultra Vivid, per esempio, è uno di quei momenti in cui tutto va a posto; mentre Airportism dovrebbe piacere molto ai fan dei Radiohead, con l’andamento lento e il cantato dolente, e I Don’t Know – che inzia con chitarre fuzz per poi progredire pian piano verso atmosfere più distese – è un po’ la sintesi della loro proposta.

Insomma gli Ulrika Spacek di The Album Paranoioa sono una band che non ha paura di sperimentare in territori post-rock (peraltro ormai piuttosto affollati, con risultati altalenanti), ma che allo stesso tempo richiama molte sonorità che hanno costituito la colonna sonora degli ultimi decenni.

7,5/10

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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