Better Oblivion Community Center | Recensione TomtomrockDead Oceans - 2019

Un duo chiamato Better Oblivion Community Center.

Better Oblivion Community Center | Recensione Tomtomrock
Dead Oceans – 2019

 

L’album è una collaborazione a due, quindi poteva tranquillamente chiamarsi Conor & Phoebe, o viceversa, e  invece no, è passata la linea “facciamolo strano”. Better Oblivion Community Center suona veramente assurdo,  un nome più adatto ad un  centro di recupero da qualche dipendenza che a una band indie; comunque, da uno che ha iniziato come Bright Eyes ce la potevamo  aspettare.

Nascita e sviluppo del progetto Better Oblivion Community Center

Questa collaborazione nasce con il cameo  di Oberst nel primo disco di Phoebe Bridgers, l’interessante Strangers In the Alps, nel quale cantava in uno dei brani, Would You Rather. Lei è una ventiquattrenne cantautrice californiana del genere un po’ sussurrante e deprimente, quindi l’abbinamento con Oberst funziona piuttosto bene. Le due voci si completano, spostando l’equilibrio armonico rispetto al tono un po’ monocorde del cantautore.

 

In mezzo alle belle  e malinconiche ballad, i due si concedono anche due/tre brani di diverso orientamento. La vera eccezione del disco è (nomen omen) Exception To The Rule, con il suo tappeto di synth anni ‘80, quasi un singolo; un’altra, a dispetto del titolo, è la ritmata Sleepwalkin’ dove si intuisce, rispetto alle altre tracce, la voglia dei musicisti (tra i quali alcuni Dawes) di essere una vera band, con tanto di attacco ‘contato’.

Il resto è comunque assai buono, nell’ambito del genere, con brani  che a volte incalzano come  My City o divertono per arguzia  come  Dylan Thomas. Ma i due se la giocano alla grande quando salgono il male di vivere e una certa dose di  depressione; in questo senso sono imperdibili il brano d’apertura, I Didn’t Know What I Was Here For e la gelida Chesapeake.

Musica e capelli di Phoebe Bridgers e Conor Oberst

Pollici in alto, quindi, ma sopportiamo a fatica il nuovo taglio ‘capellone’ di Conor (inguardabile) e l’abbagliante platinato di Phoebe; per fortuna  Tomtomrock  non è, almeno per ora,  una rivista di gossip musicale…

 

Better 0blivion Community Center
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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