Teho Teardo & Blixa Bargeld: un disco certamente Nerissimo, ma dai luminosi passaggi emozionali
Quasi si impone che si metta in atto una alchemica aderenza: i due elementi Teho Teardo & Blixa Bargeld, e che elementi, presenti, agenti, suonanti, significanti e presenti sulla copertina di Nerissimo, già si unirono e diedero vita a un reagente che fu crasi e sintesi di entrambe le biografie e che, per diletto, era titolato in un idioma che non è madrelingua né del teutone né dell’italico (Still Smiling). Adesso si va di buio superlativo assoluto, talmente assoluto che la composizione, nonostante la medesima somma di elementi, produce una nuova reazione assai poco simile al recente passato e assai molto “impressionante” in linguaggio fotografico. Nelle rispettive camere oscure, per loro stessa natura e necessità, nerissime, suoni e linguaggi si emulsionano, dopo ripetuti bagni acidi e ascolti concreti, sino a dar origine a negativi e luminosi passaggi emozionali necessitanti di assoluta attenzione.
Facile sarebbe stato ripetere la formula e tornare sul luogo del delitto ma l’intellighenzia, ancora per molti cult, di Teho Teardo, ostinato e contrario e, in questo, assolutamente più punk di tutti i punk, e la assoluta teatralità mitteleuropea di un Blixa Bargeld , ancora ben lungi dall’esser anche egli monumento nazionale, riescono, nello spazio di reiterazioni, frammenti, accenti e, molto illuminatamente, a permeare di speranza chi insegue ricerca e non certezza. Nove i movimenti, escludendo la versione italica della title track, tra cui una cover di Veloso già apparsa nell’EP. Spring che invogliano un terzo capitolo e che, per caparbietà coerente, chissà se arriverà.
Nerissimo è un monolito che porta conoscenza attraverso dedizione, si astengano distratti e aridi.
8,5/10