the pines

 the pines

Ammettiamolo, ci eravamo scordati di parlarne. Con fondati motivi, peraltro

di Fausto Meirana

Nonostante le buone recensioni ricevute in mezzo mondo da Above The Prairie, il nuovo sforzo del gruppo di Minneapolis non convince del tutto; il tentativo di The Pines di coniugare il proprio folk-rock tinto di country con arrangiamenti a base di sintetizzatori, produce un risultato magari originale ma un po’ stucchevole; ancor peggio fanno due insulsi strumentali che ricordano, uno, la musica per documentari naturalistici e l’altro una certa fuffa d’atmosfera celtica (con tanto di uileann pipes). Peccato, perché a tratti s’intravede lo spazio per un disco di solida musica americana, con belle voci e lo scintillante apporto della steel guitar, ma non è andata così. Comunque apprezzabile Time Dreams, il brano registrato con John Trudell, il cantore dei nativi americani, poco prima della sua morte nel dicembre 2015, un toccante recitativo accompagnato da un canto sciamanico posto giustamente in chiusura dell’album.

6/10

httpv://www.youtube.com/watch?v=kExee6s21Js

 Where Something Wild Still Grows

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