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Heartworn Highways: ristampa della colonna sonora di un film-culto sulla Nashville alternativa

In coincidenza con il Record Store Day 2016 era uscito un monumentale, barocco e purtroppo costosissimo boxset che celebrava il quarantennale di Heartworn Highways. Il film girato dal regista newyorkese Jim Szalapski documentava una scena musicale sud-statunitense intensa e dissipata, una Nashville assai alcolica in grado di creare quello che potremmo definire il vero outlaw country, in contrapposizione ai suoni commercialmente più astuti di Willie Nelson e Waylon Jennings. Da qualche tempo è uscito, a un prezzo finalmente accessibile, il cd o doppio vinile che fa da colonna sonora della pellicola o, per meglio dire, ne rappresenta una versione audio un pochino alternativa.

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Il film di Szalapski uscì solo nel 1981 e non circolò molto, riuscendo tuttavia a diventare oggetto di culto per artisti come Lyle Lovett, Mark Lanegan e Father John Misty. Lo si può definire un documentario verité con la camera sempre molto vicino al viso, alle mani e agli strumenti di gente come Townes Van Zandt, Guy Clark e un giovane e ancora magro Steve Earle. I momenti più belli sono proprio quelli più domestici come la corale e sconnessa Silent Night in chiusura o la Waitin’ Round To Die di Townes che fa piangere l‘anziano signore alle sue spalle.

Interessanti ma meno intense sono invece le riprese dedicate a personaggi come il futuro reazionarione Charlie Daniels o il cafonissimo David Allan Coe con i suoi abiti di scena rubati a qualche insegna al neon. Il punto di forza della ‘colonna sonora’ sta nell’escludere quasi del tutto la musica di queste sezioni del film per concentrarsi sulle parti acustiche, magnifiche nella loro nudità e suonate per pochi amici senza troppo curarsi della macchina da presa. Inevitabilmente Van Zandt e Clark giganteggiano, ma in tutte le interpretazioni c’è un senso di  cuore aperto al mondo che è caratteristica di certi luoghi e momenti pervasi di grande fervore creativo (non a caso proprio Guy Clark paragonò quella Nashville alla Parigi degli anni ’20). Il fervore finì presto e molti di questi personaggi non ci sono più o hanno seriamente rischiato di non esserci, ma questo rende l’ascolto o la visione (il film è facilmente scaricabile) ancor più commoventi.

7,8/10

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

Di Antonio Vivaldi

Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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