Years Years

Years Years

di Marina Montesano

Ascoltando i singoli King e Shine non è difficile capire perché gli Years & Years sono arrivati in cima alle classifiche inglesi: melodie facili e piacevoli, voce con un lieve falsetto e una formula electropop che riassume a grandi linee il genere dagli anni ’80 a oggi; nel senso che, per esempio, un brano come Take Shelter dimostra che hanno ascoltato bene Diplo, e quasi ovunque fa capolino il nuovo r’n’b oggi in voga (per esempio nella ballata nu-soul Eyes Shut), pur senza tuffarsi in esperienze diverse dal pop bianco. Se i singoli funzionano, l’insieme dei tredici brani non ha soluzioni, melodiche o strumentali, particolarmente eccitanti e finisce per somigliare pericolosamente a qualcosa che, al meglio, rinvia a Justin Timberlake, al peggio a Pop Idol. La Roux, partita da un genere non poi dissimile, nel tempo ha saputo creare qualcosa di ben più consistente. Gli Years & Years non sono privi di talento e chissà che non riescano a seguire la sua strada; per ora Communion resta un disco estivo accettabile e a tratti piacevole, ma assai facile da dimenticare.

6/10

httpv://www.youtube.com/watch?v=g_uoH6hJilc

King

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