Fishcakes: Gli Sleaford Mods e la loro Inghilterra ieri e oggi dolente.
Abbandonando per un momento la sua vena più acre, la voce degli Sleaford Mods Jason Williamson ritorna alla propria infanzia proletaria in una piccola città inglese. Quasi alla fine, con tocco geniale, trasferisce la situazione nella contemporaneità, ma le cose non sembrano migliorate granché. Il brano è tratto dall’eccellente album Spare Ribs, uscito qualche settimana orsono.

Cucine rosse messe su alla buona
E compleanni in friggitoria senza niente di niente
Seconda mano ma va bene così
La carta dei regali strappata a Natale
C’era la palestra e c’era il garage
E una sfilza di matrimoni alla deriva
Il più abile con le mani ero io
Janet e John e il fritto delle crocchette di pesce
E quando importava, e importava sempre,
Almeno vivevamo
E quando importava, e naturalmente contava,
Almeno vivevamo
Almeno vivevamo
Lo strazio di scuola e casa
Mattoni e stradine, questa è una prigione
I garage e il suono della ghiaia
Alberi, ghiande e amianto salgono su
Non ho mai voluto, non l’ho mai fatto
Vernice, fermate d’autobus e qualche casino
Seconda mano, ma va bene così
La carta dei regali strappata a Natale
E quando importava, e importava sempre,
Almeno vivevamo
E quando importava, e naturalmente contava,
Almeno vivevamo
Almeno vivevamo
E-learning
Arrivare in città così giovane
Arrivare in città e lavorare
Arrivare in città così giovane
Arrivare in città ed è tutto finito
E quando importava, e importava sempre,
Almeno vivevamo
E quando importava, e naturalmente contava,
Almeno vivevamo
Almeno vivevamo