Loredana Bertè - Manifesto

Recensione/Riflessione su Manifesto, il nuovo disco di Loredana Bertè.

Sono il padre delle mie carezze, e la madre delle mie esperienze, sono figlia di una certa fama, sono una figlia di … Loredana”.

Stiamo parlando di chi negli anni ’80 andava ai concerti dei Clash, o dei nostri Gaznevada, e la sera successiva tornando da una festa in stato di ebbrezza cantava a squarciagola Sei Bellissima o Non Sono Una Signora. Una generazione che ha scontato anni entusiasmanti e amari, e che oggi paga il tributo a un periodo che ha destabilizzato e fatto perdere gli orizzonti certi dell’epoca precedente. Quei ventenni negli anni ’80 avevano però un grande dono: quello della versatilità, forse oggi si chiamerebbe resilienza? Avevano contezza del valore inestimabile di grandi quali David Bowie, Talking Heads, la lista è lunga, ma riuscivano anche a non snobbare tout court passaggi, magari più caserecci, che hanno fatto la storia della “musica leggera” italiana

Loredana Bertè e la storia della ‘canzonetta’ italiana

Una delle “regine” indiscusse del periodo è stata la nostra Loredana Carmela Rosaria Bertè aka Loredana Bertè. Inutile parlare degli episodi e delle canzoni che hanno reso celebre una personalità inquieta come quella di “Loredana col mascara e la bandana”. È piuttosto interessante il fatto che, dopo una ventina d’anni di silenzio o peggio di uscite infelici, la nostra stia vivendo una seconda giovinezza, iniziata tre anni fa, e non dia segni di cedimento. La Bertè nel periodo più cupo della sua carriera era più famosa per le risse in tv o i tentativi di reclamizzare un male di vivere profondo: “per la stampa nazionale, mi suicido per cantare, come sponsor l’ospedale”. Una vita difficile ha marchiato un   curriculum con alti e bassi: “tu che giudichi il mio cammino, prova a farlo sopra questi tacchi”, e forse proprio grazie a questo è entrata nel cuore di ognun* (si, l’asterisco è d’obbligo) di noi: chi non ha mai canticchiato un verso di una qualche canzone della Loredana nazionale?

Sei Bellissima, E La Luna Bussò, Il Mare D’Inverno, Non Sono Una Signora, Dedicato e altre ancora fanno parte di un pezzo della storia dei “figli di Loredana” che oggi esultano per l’uscita di un ennesimo capitolo felice della mamma dei Maneskin.

figli di … Loredana

Loredana Bertè – Manifesto

Manifesto, il titolo è emblematico, è l’ultima fatica di Loredana Bertè a tre anni dal fortunato disco della rinascita: Libertè. Nel frattempo, anche nel mezzo della pandemia, la Bertè non si è mai fermata e ha firmato una serie di duetti con le nuove leve del pop. Nomi che ai Tomtomrockers probabilmente dicono poco, ma che, ahinoi, occupano un vasto spazio nelle chart italiane. E

Chi sono i figli di … Loredana

Loredana, furba e attenta, si è anche accaparrata la figliolanza di Emma, Giordana Angi, e in Manifesto duetta con Fedez, J-Ax e Nitro. Anche Fedez quindi è un figlio di Loredana? Le nuove generazioni la conoscono, cosa che magari non succede alle sue coetanee, proprio per le collaborazioni con i Boombadash, Takagi e Ketra. Il tour estivo è stato sold out ovunque ed oggi eccola col suo Manifesto pronta a riaggredire le classifiche con brani che sono già tormentoni annunciati. Alcuni un po’ troppo sempliciotti che strizzano l’occhio a dozzinali reggaeton radiofonici e altri più interessanti come Ho Smesso Di Tacere, forse il pezzo più bello dell’album, firmato da Ligabue. E a questi punti ce n’è davvero per tutti i gusti.

Ho fatto invidia e ho fatto pena, ho fatto sempre tutto da sola, lo senti il graffio lungo la schiena, era per dirti che ci sono ancora”.

Voto: Menzione d’onore alla carriera

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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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