Califone

I Califone in concerto alla Raindogs House, 5 novembre 2024.

Post-rock, post-grunge, alt-rock, indie…? Chi lo sa è bravo! I Califone, il  gruppo guidato da Tim Rutili da più di vent’anni, hanno  offerto una ipnotica e intensa serata alla Raindogs House di Savona. Il concerto si è tenuto grazie alla fruttuosa collaborazione con l’associazione genovese Disorder Drama. Sono state due ore intense, senza soste, se non per un brevissimo cambio corde alla maltrattata acustica del leader.

L’alchimia del gruppo

Con il cappellino in testa e un’espressione furbetta, Rutili ha esposto le sue canzoni, in un cantato sofferto ed efficace, sempre attento a creare complicità con i suoi sodali: Bradley Dujmovic, un bassista solido e complesso nell’alternare ritmica e solismi sulle quattro corde,  ed un chitarrista, Max Knouse,  dedito al controllo maniacale di una selva di pedali e manopole, per generare suoni e rumori. Rachel Blumberg, la batterista, già con i Decemberists, ha controllato  con apparente facilità i tre furiosi compari, alzando e abbassando le dinamiche, con un rarefatto uso dei piatti a favore delle pelli. Tutti i musicisti, inoltre, partecipavano agli impasti vocali, quando richiesto. L’azione scenica appariva quasi teatrale, con i musicisti chinati sugli strumenti ad inscenare un dialogo a più voci, con le interruzioni e i contrasti di un discorso accalorato e interessante, dove non importava averla vinta sugli altri, ma piuttosto dare il giusto  contributo. Da leader, Rutili ha guidato, controllando partenze e finali, fermandosi  se insoddisfatto dell’atmosfera.

Un live di qualità per i Califone

Il tutto snocciolando brani su brani di un improbabile greatest hits, con un occhio di riguardo al recente Villagers, uscito nel maggio dello scorso anno, ma anche a storici brani come Funeral Singers. Sono canzoni cupe, non certo da canticchiare, di una densità quasi fisica, esaltate dall’aspetto della band in azione e dall’estrema vicinanza del pubblico (chi conosce il locale savonese sa bene che  il contatto musicisti-audience è un valore aggiunto a qualsiasi live). Un ottimo concerto, difficile da dimenticare, con la giusta dose di  complessità e calore.

Califone Tomtomrock

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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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