Max Manfredi e Federico Sirianni “in Campo”, 26 agosto 2023.
Per tanti anni in quello che nel XVII secolo fu il Ghetto di Genova, c’è stata una piazza senza nome. In realtà si trattava di uno spiazzo creato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Tutt’intorno un quartiere “dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi” e dove operò a lungo il prete di strada Don Andrea Gallo. Oggi la piazza – che si trova a due passi da uno dei luoghi-simbolo legati a Fabrizio De André, via del Campo – è stata risistemata, intitolata proprio a lui ed è piacevole sede di eventi soprattutto musicali.
Per l’ultimo appuntamento della rassegna “Extra Musica 2023 – Parole e Canzoni”, a cura di Viadelcampo29rosso, sono arrivati in piazza – per l’occasione affollatissima di spettatori, finestre con fidanzatini incluse – due storici cantautori genovesi: Max Manfredi e Federico Sirianni. Un’occasione ghiotta e un intento chiaro già dal titolo: “Noi, Faber e Cohen”, ovvero una summa del repertorio personale più l’omaggio a due grandi della canzone d’autore: Fabrizio De André e Leonard Cohen.
Manfredi, Sirianni, De André, Cohen… senza dimenticare Alice Nappi
Manfredi e Sirianni (con il prezioso contributo di Alice Nappi al violino) hanno iniziato presentando alcuni loro brani, passando poi a De André: Se Ti Tagliassero A Pezzetti, Un Giudice, Fiume Sand Creek, Un Blasfemo e soprattutto La Guerra di Piero, arrangiata secondo canoni affini al folklore slavo (ed è inevitabile pensare a una sua tragica attualizzazione nelle terre del conflitto russo-ucraino).
La parte dedicata a Cohen ha coperto un repertorio forse meno consueto, con Dance Me To The End Of Love, Famous Blue Raincoat, Seems So Long Ago, Nancy (nell’originale inglese e non nella traduzione faberiana) e la bellissima Alexandra Leaving, ispirata ad un testo del poeta greco Konstantinos Kavafis (niente Hallelujah, insomma…).
Gran finale, quindi, con altri brani originali dal nutrito canzoniere dei due artisti di casa, seguiti da un soddisfacente numero di apprezzatissimi e, data la temperatura, sudatissimi bis.
Le foto sono di Fausto Meirana