daft punk

Daft Punk - Random Access Memories

Il ritorno dei Daft Punk si chiama Random Access Memories.

“Gli anni ’70 e ’80 sono il periodo più gustoso per noi. Non è che non possiamo fare roba dalle sonorità futuristiche, ma abbiamo voluto giocare col passato.”
Con questa dichiarazione d’intenti il duo francese più celebre al mondo, ovviamente parliamo dei Daft Punk,  si ripresenta a otto anni di distanza dall’ultimo lavoro Human After All.
Random Access Memories è un vero compendio di antropologia della disco-music con tanto di lectio magistralis di Giorgio Moroder che si racconta a viva voce nel terzo brano dell’album.
Il primo ascolto spiazza e confonde piacevolmente: tredici pezzi che sembrano usciti direttamente da una compilation di fine anni ’70 dove si è scelto il meglio della musica dance dell’epoca.

Vintage con classe

Giorgio By Moroder suona esattamente come un motivo di Cerrone o Moroder stesso, la somiglianza con Chase o Supernature è evidentemente voluta. Beyond sembra Good Times degli Chic e d’altronde in gran parte del disco c’è Nile Rodgers alla chitarra. Altre collaborazioni illustri impreziosiscono questo Random Access Memories, un capitolo della storia dei Daft Punk che non si dimenticherà facilmente. Todd Edwards, Julian Casablancas e Pharrel Williams sono infatti alcuni dei protagonisti di questa ambiziosa operazione riuscita perfettamente.

 

Il singolo che sta spopolando in radio in questi giorni è l’ammiccante Get Lucky, ma tutto il resto suona come una lunga e nostalgica suite decorata dal french touch che dal 1997 contraddistingue la band parigina, probabilmente la più famosa al mondo nel suo genere. Menzione speciale per la fantastica Lose Yourself to Dance, che mantiene ciò che il titolo promette.

8,5/10

print

Ha suonato con band punk italiane, ma il suo cuore batte per pop, elettronica e dance. Il suo idolo dichiarato: David Byrne. Tra i nuovi talenti, vince St. Vincent.

Di Mauro Carosio

Ha suonato con band punk italiane, ma il suo cuore batte per pop, elettronica e dance. Il suo idolo dichiarato: David Byrne. Tra i nuovi talenti, vince St. Vincent.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.