di Marina Montesano
Comincia proprio bene, Honeyblood, esordio su LP dell’omonimo gruppo, con le chitarre di Fall Forever e poi la ballata energica Super Rat; più che un gruppo, Honeyblood è un duo di ragazze, Stina e Shona, che provengono da Glasgow, hanno militato in band miste e ora portano avanti questo progetto tutto al femminile, che pure richiama gruppi simili: Hole e Throwing Muses sono nomi che vengono in mente subito, ma tutto l’indie-pop con chitarre e batteria in primo piano potrebbe esser chiamato in causa. Il disco regge bene soprattutto per la prima metà, che culmina con il singolo Killer Bangs. Il problema, però, arriva dopo, e non perché ci sia qualcosa di particolarmente sbagliato: Choker, per esempio, è di nuovo una bella canzone; sembra piuttosto che il talento delle Honeyblood avrebbe bisogno di maturare ancora un po’ per diversificare la scrittura, che a lungo andare si rivela troppo uniforme. Sarebbe stato un ottimo Extended Play, Honeyblood, mentre invece è un buon LP, ma non molto di più.
6,8/10
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Honeyblood – Bud