Lykke Li ci riprova con So Sad So Sexy.
A volte i grandi successi possono essere una fregatura. È stato vero per Lykke Li, la cantante svedese che nel 2011 ha avuto un successo strepitoso con la canzone I Follow Rivers. Una canzone che non solo abbiamo sentito tanto nell’anno di uscita, ma che è poi divenuta oggetto di infiniti remix che ne hanno prolungato la vita. In un certo senso a scapito di Lykke Li che non è stata più in grado di fare un simile exploit.
Ci riprova adesso con questo So Sad So Sexy. Sono passati diversi anni e tutto sembra pronto per un rilancio. Ci riprova aiutata dal compagno, il produttore (per Rihanna e Kanye West) Jeff Bhasker, e da Rostam, che insieme danno vita a basi di trap delicata.
Un pop influenzato dalla trap colora la nuova produzione di Lykke Li
È un’influenza cha alla fine pervade tutto So Sad So Sexy. Che non è certamente un disco trap, ma che respira alcune atmosfere del genere. Ovviamente ingentilite e messe al servizio della voce di Lykke Li. Una voce, va detto, che ha pregi e difetti. Quando la ascoltiamo sulla canzone giusta è gentile e carina. Quando il brano non è poi un granché, non risolleva più di tanto perché il range melodico di cui è dotata non è enorme.
Le canzoni migliori di So Sad So Sexy
So Sad So Sexy presenta diverse canzoni di buon livello. L’iniziale Hard Rain e soprattutto la successiva Deep End, che è ritmica e avvolgente allo stesso tempo. Decisamente il pezzo più memorabile che abbia composto/cantato dopo I Follow Rivers. Senza dimenticare la title track, altro momento davvero carino e che si ricorda immediatamente. Qui abbiamo insomma un pop perfetto, moderno per gli arrangiamenti, ma anche in grado di piacere a un pubblico molto lontano dall’hip-hop.
So Sad So Sexy non è però tutto così. Altrove si adagia un po’, infilando canzoni piacevoli ma che non lasciano il segno. Nell’insieme la cosa che funziona meno è l’assenza di cambi di tempo, che avrebbero vivacizzano un disco che segna un ritorno buono se non entusiasmante per Lykke Li.
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Marina Montesano
Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.