marinadiamonds electraheart

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di Mauro Carosio.

Secondo appuntamento per la cantante gallese di origini greche Marina Lambrini Diamandis, in arte Marina And The diamonds. Grandi aspettative per il battage pubblicitario e i video che circolano in rete da mesi. Il risultato è ambiguo, grande commerciale, primo posto nelle classifiche di vendita inglesi a una settimana dall’uscita, e varie stroncature dalla critica internazionale.

Se nel primo album l’artista aveva puntato su un audience più indie o di nicchia, questa volta tenta il colpaccio cercando di raggiungere il cuore del mainstream.

Dodici brani senz’altro ben confezionati e iperprodotti (Diplo e Stargate per citare due nomi illoustri) che non aggiungono granchè a qualcosa di già sentito. Sonorità anni ’80, a volte troppo piene, melodie orecchiabili, bella voce, fanno di Elecrta Heart un buon disco da spiaggia, ben arrangiato per accontentare un pubblico decisamente eterogeneo.

Tra tanti luoghi comuni spiccano comunque Bubblegum Bitch e The State Of Dreaming che nella loro leggerezza assoluta riescono a incuriosire e a far ben sperare per la fatidica “terza prova”.

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