di Antonio Vivaldi
Curioso come un disco che comunica luce e spazio abbia diverse canzoni dai titoli poco rassicuranti o claustrofobici quali Tunnel Vision, Ghost Dogs o Little Spiteful Thoughts. Forse è per via dei tempi in cui viviamo o forse perché la serenità si raggiunge elaborando ciò che non va.
Il secondo album a nome Music For Eleven Instruments arriva sei anni dopo l’esordio intitolato Business Is A Sentiment e se lì gli 11 strumenti erano tutti responsabilità di Salvatore Sultano, stavolta il musicista di Gela è accompagnato da ben 12 suonatori (per 14 strumenti – insomma l’11 non ‘c’è mai…). Il Parco Chiaro di Luna del titolo è un posto fiabesco che vale la pena frequentare dove s’incontrano piante e animali un po’ strani e si ascoltano canzoni per piccola orchestra – con sinceri complimenti per la sezione fiati – che sono lustre, cangianti e piene di idee. Se qualche tempo fa si erano espressi dubbi su Painting With degli Animal Collective, lavoro tanto caleidoscopico quanto compiaciuto, qui invece la stessa idea di musica pop pensante senza essere pesante viene messa in pratica con una spontaneità ben maggiore e la sensazione di melodie come moti dell’animo resta percepibile anche dopo un lavoro di elaborazione decisamente corposo. Giusto per concludere paragone e recensione, con gli Animal Collective dici “bravi ma basta”, con Music For Eleven Istruments dici “bravi e ancora”.
7,5/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=D3XwPGySu3w
Good Morning Imagination