Diiv Is the Is Are

I molti paradossi dei DIIV e di Is The Is Are.

Diiv Is the Is Are
Captured Tracks – 2016

Un disco compatto e divisivo è un bel paradosso e, più che un limite, questo si rivela essere il pregio maggiore di Is The Is Are (il difetto peggiore è invece il titolo, stupidamente arguto). Dopo l’apprezzabile Oshin, il leader dei DIIV Zachary Cole Smith era incappato in un arresto per possesso di droga e altre cinque infrazioni, seguito da una terapia di disintossicazione obbligata. Da questa era uscito forse più saggio (o forse no, almeno a giudicare dall’abbigliamento sfoggiato in foto recenti), ma di sicuro più fervido musicalmente.

La genesi di Is The Is Are

I 150 demo registrati a partire dal 2014 sono stati distillati nei 17 brani di un lavoro che suona, come si diceva, tutto d’un pezzo e può parere tanto balsamico nei suoi sciabordii chitarristici e nelle trasognate frasi vocali quanto narcolettico nel suo incedere sin troppo parco di variazioni. Divisivo appunto.
Chi scrive si è applicato più volte all’ascolto e alla fine ha scelto di stare con gli estimatori per un motivo: se l’uniformità delle situazioni è indiscutibile, è pur vero che al suo interno ruotano come in caleidoscopio tanti referenti diversi: lo shoegaze, la new wave (i Cure, ma anche i meno ovvi Durutti Column), chitarristi come Bernard Butler e Johnny Marr e la sempiterna ritmica motorik.

 

Il disco si appiattisce dove si mostra più gentile o troppo programmaticamente psych (il piano di Healthy Moon, i cori di Loose Ends) e acquista inquieta corposità negli episodi più incalzanti come Dust o in quelli più oscuri come Blue Boredom (dove compare la fidanzata, pure lei piuttosto sghemba, Sky Ferreira).

Il futuro di Zachary Cole Smith e dei DIIV

Forse Is The Is Are avrebbe dovuto essere più breve oppure affidato a un produttore capace di farlo sembrare più vario, ma Smith è personaggio artisticamente e umanamente debordante – in questo simile ad altri tipetti estremi come i Foxygen, Christopher Owens o Bradford Cox dei Deerhunter – e saggezza e senso della misura non gli appartengono. C’è solo da sperare che non giochi troppo a lungo fare il bello e dannato. O il vegano e dissipato, che però suona come un altro bel paradosso.

DIIV – Is The Is Are
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Under The Sun

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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