di Fausto Meirana
L’inarrestabile canadese, tra il recente ritiro dei suoi brani dalle piattaforme dello streaming audio, con la scusa della bassa qualità sonora, e l’incerto avvenire del Pono, il suo music player a forma di Toblerone®, ritorna con un nuovo disco, una nuova band e un grosso bersaglio da colpire, la Monsanto, colosso agro-alimentare specializzato nelle sementi geneticamente modificate. Il gruppo che accompagna Neil Young si chiama Promise Of The Real ed è guidato dai figli di Willie Nelson, Lukas e Micah, con la sezione ritmica di Corey McCormick, basso e Anthony Logerfo, batteria; i quattro se la cavano, alla grande, come buona via di mezzo tra l’efficace rozzezza dei Crazy Horse e il più raffinato country-rock degli Stray Gators di Harvest. Lo stesso Young si ritaglia una buona dose di assoli, forse più ispirati che nel recente passato, e canta con la giusta dose d’indignazione; The Monsanto Years si fa quindi ascoltare volentieri, specie se non si fa troppa attenzione ai testi declamatori, quindi un po’ banali, orientati come sono verso una causa da sostenere con passione, a tutti i costi, incluse le inevitabili cause legali che produrrà.
7/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=UC2DpGaykaI
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