ratking-so-it-goes

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di Marina Montesano

So It Goes, LP d’esordio dei Ratking, comincia come gli incontri di boxe di Mike Tyson nel suo periodo d’oro: brevi preliminari (i quasi quattro minuti del brano chiamato *) e poi due ganci che ti mettono al tappeto; nel nostro caso, i due ganci si chiamano Canal e Snow Beach, una decina di minuti di suoni e rumori (merito del produttore Sporting Life) sui quali si intrecciano le voci dei rappers Patrick ‘Wiki’ Morales e Hak. In particolare la lunga Snow Beach, in realtà due brani in uno, parte con un richiamo ai gelidi inverni newyorkesi (al grido di “20 degrees outside! But toasty, in the tunnel!”) su una base con reminiscenze dub, per poi trascendere verso un jazz/soul sul quale il flow veloce e nasale di Morales dà il meglio di sé. Appena ci si è ripresi dallo shock è il momento della bella collaborazione con King Krule su So Sick Stories. Poi ci si calma per un paio di brani, ma l’ispirazione torna presto e non lascia i tre sino alla fine del disco: la title track e Puerto Rican Judo sono altri momenti altissimi. Paragonati al collettivo Odd Future quando nel 2012 uscì l’EP d’esordio Wiki93, a causa del comune approccio alternativo all’hip hop, su So It Goes i Ratking finiscono per somigliare soprattutto a se stessi (sebbene a tratti potrebbero anche richiamare i Death Grips dei momenti migliori oppure El-P), e quanto a innovatività trovano solo negli Young Fathers (https://www.tomtomrock.it/recensioni/346-young-fathers-dead-anticon-2014.html) qualcuno che gli stia al passo, almeno per questo inizio d’anno. Non solo un grande esordio, ma un gran bel disco punto e basta.

8.5/10

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Ratking – Canal

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