Recensione: Angelique Kidjo – CeliaUniversal/Verve – 2019

Ay, no hay que llorar (No hay que llorar)/ Que la vida es un carnaval/que es màs bello vivir cantando/ Oh oh oh ay, no hay que llorar (No hay que llorar)/ Que la vida es un carnaval/ Y las penas se van cantando

Celia: Angelique Kidjo incontra Celia Cruz.

Celia è un disco che celebra l’incontro tra due artiste straordinarie. Angelique Kidjo, nel suo ultimo album, intraprende un viaggio verso le proprie radici in Centro America, terra di sincretismi e di legami col continente africano, e lo fa attraverso la musica della più celebre artista cubana: Celia Cruz. Il risultato è un disco meraviglioso al di là delle definizioni di qualsivoglia genere.

Angelique Kidjo e l’Africa odierna

La Kidjo oggi è la nuova Mama Africa indossando la corona che è stata di Miriam Makeba. Dopo aver vinto tre Grammy Award è stata definita dal Time “Africa’s premier diva”. Nel 2016 ottiene l’Amnesty International Ambassador of Conscience Award. L’impegno sociale nei confronti delle fasce più deboli della popolazione africana ne fanno un’icona planetaria e anche l’UNICEF le riconosce un tributo: International Goodwill Ambassador.

Oltre la world music

Encomi che giungono  al culmine di una carriera costellata da grandi successi. Il genere world music è una definizione che sta stretta a un’artista del calibro di Angelique Kidjo. Lo scorso anno si è cimentata in una rivisitazione eccezionale di un caposaldo del rock come Remain In Light dei Talking Heads.

Celia Cruz oggi: l’ultima tappa di una star eclettica

Dieci brani che fanno parte dei classici dell’artista cubana scomparsa nel 2003 dopo una lunga carriera. Regina indiscussa nel suo ambito, Celia Cruz ha, anche lei, ricevuto consensi a livello planetario (ventidue dischi d’oro!) spaziando tra rumba, salsa, guaracha e bolero.

 

In Celia, la Cruz sembra vivere una seconda giovinezza immersa nella contemporaneità, riappropriandosi di un’appartenenza afro esaltata dallo stile inconfondibile di Angelique Kidjo. Dieci brani sono pochi per riassumere un universo così complesso, ma l’artista del Dahomey (l’antico nome del Benin) riesce magistralmente anche stavolta a sedurre un pubblico disponibile a seguirla nelle sue camaleontiche avventure. Alcuni classici raggiungono in questa sede vette di sublime perfezione. La Vida Es Un Carnaval, Sahara o Bemba Colorà lasciano senza fiato per le emozioni che riescono a suscitare al primo ascolto. Come giudizio finale riesumiamo l’esclamazione più celebre di Celia Cruz: Azucar!

Angelique Kidjo – Celia
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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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